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21 maggio 2014Trasporto ferroviario

Sulla Milano-Brescia-Verona un nuovo treno Vivalto

 E' arrivato puntualissimo, alle 14.28, alla stazione di Brescia, dopo poco più di un'ora di viaggio, il treno Vivalto che effettua il servizio sulla tratta Milano-Brescia-Verona. A bordo del nuovo convoglio da circa 700 posti c'era anche l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, che ha voluto verificare di persona la qualità del servizio erogato ai pendolari.
 
RISPOSTA CONCRETA A RICHIESTE DEI PENDOLARI - "E' una risposta a quanto chiedono i pendolari - ha detto l'assessore -, ossia treni nuovi e confortevoli e adeguati alle necessità di oggi, ma soprattutto puntuali. Alla fine di questo percorso metà dei treni circolanti sarà praticamente nuova, cioè con meno di 7 anni di vita. Un notevole passo avanti per migliorare la qualità del servizio, visto che, solo fino a qualche anno fa, l'età media era superiore a 20 anni".
 
63 NUOVI TRENI E 21.600 POSTI A SEDERE - Si tratta del terzo dei cinque Vivalto (i primi due sono stati posizionati sulla Milano-Bergamo e sulla Milano-Cremona Mantova e gli altri due entreranno in esercizio entro la fine di giugno), che sono stati commissionati all'interno di un "pacchetto" di 63 nuovi treni, per un investimento di oltre 520 milioni di euro. Entreranno in servizio entro la primavera del 2016 e, grazie alle 302 nuove carrozze, saranno 21.600 i nuovi posti a sedere.
 
ANZITUTTO LA QUALITÀ - Secondo l'assessore il comfort dell'utente deve "essere considerato una priorità", perché questo è uno dei versanti di critica di chi viaggia. Da questo punto di vista, il Vivalto è "proprio un bel treno, tecnologicamente avanzato, che consente all'utente di sentirsi costantemente informato e aggiornato". Sugli schermi disposti in più punti di ciascun vagone è possibile infatti conoscere in tempo reale tutta una serie di informazioni, come, ad esempio, l'eventuale ritardo, il tempo che manca all'arrivo e la velocità di crociera (oggi quella di punta toccata è stata di 148 km/h).
 
I RITARDI E I BONUS - Ai cronisti che gli chiedevano informazioni circa i ritardi sulla tratta, l'assessore ha ricordato che la Lombardia è l'unica Regione in Italia ad erogare un bonus pari al 30 per cento di sconto su un nuovo abbonamento nel caso non vengano rispettati gli indici di puntualità. "Il bonus è così importante - ha detto -, perché riconosciamo che la puntualità è un diritto e, quando questa non viene garantita, è giusto che i pendolari siano risarciti. "Non è facile - ha sottolineato l'assessore - riuscire a far viaggiare ogni giorno 670.000 persone e 2.200 corse. Regione Lombardia chiede dunque a Rfi, Trenitalia e Trenord di saper governare il trasporto ferroviario con un 'di più' di attenzione su tema della puntualità". "Allo stesso tempo, però, - ha aggiunto - sono certo che il materiale rotabile nuovo aiuta la regolarità del servizio".
 
LA CONCILIAZIONE PARITETICA - L'assessore ha ricordato anche l'accordo sottoscritto con Trenord e Associazione dei consumatori, in base al quale il cliente che non vede soddisfatta una sua richiesta può accedere gratuitamente - e con tempi certi - a una nuova procedura, per vedere riconosciuti i propri diritti. Anche in questo caso la Lombardia fa da apripista.
 
I TAGLI AL TPL E LA GARANZIA DEI TRENI PER VENEZIA - Sempre parlando delle difficoltà legate al trasporto pubblico, l'assessore ha ricordato come la Lombardia sia l'unica Regione del Paese che stanzia sotto questa voce 450 milioni di euro. "A fronte dei continui tagli statali - ha precisato -, che, negli ultimi anni, hanno significato meno 1,5 miliardi di euro a livello nazionale, noi, non solo garantiamo lo stesso servizio di sempre, ma lo miglioriamo. Basti pensare ai 4 milioni di euro che abbiamo messo a disposizione per ripristinare il collegamento Milano-Verona che, invece, il Veneto aveva deciso di sopprimere".