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9 giugno 2014Trasporto stradale

'Avremo pedaggi equi' Ma Brebemi non li svela

Intanto c’è la fine lavori. E il riconoscimento satellitare
di Armando Di Landro
La critica di Legambiente fa arrabbiare Brebemi spa, ma la società decide comunque di non rendere pubblici i pedaggi che bisognerà pagare per percorrere l’autostrada, anche se mancano solo 44 giorni all’inaugurazione della nuova infrastruttura. Secondo l’associazione ambientalista, per viaggiare sulla direttissima da Brescia a Milano, passando per Treviglio, il costo sarà di 19 centesimi di euro al chilometro, quasi il triplo dei 7 attuali dell’A4 o dell’Autostrada del Sole. Dario Balotta, responsabile regionale Trasporti di Legambiente, dice il vero o no? I vertici di Brebemi scelgono di parlare. Ma a dare l’idea dello stato d’animo è la società incaricata di curare la comunicazione aziendale: «Non interveniamo in alcun modo. La verità è che non adotteremo tariffe fuori norma: correremmo il rischio di dare un messaggio sbagliato agli automobilisti che da tempo attendono questa nuova e innovativa autostrada. Ci sarà, sostanzialmente, un’equiparazione con i costi chilometrici di altre infrastrutture, quindi i pedaggi saranno allineati al mercato». Nel merito dei numeri, però, si resta in silenzio.
«In un periodo di crisi economica pesante ci sono stati imprenditori e manager che sono riusciti a realizzare un’autostrada senza un solo euro di provenienza pubblica - prosegue la società -. Il project financing che è stato realizzato è considerato un modello in tutta Europa, ma ha ottenuto riconoscimenti anche in Asia e in Africa. In questo quadro c’è chi si permette di criticare, ma non intendiamo metterci a replicare ad accuse di questo tipo». Dario Balotta di Legambiente, dal canto suo, ribadisce che i dati in suo possesso sui pedaggi provengono da fonti «ben qualificate». Tra 44 giorni, al massimo, si vedrà se l’associazione ambientalista ha fatto centro o se Brebemi saprà stupire, in positivo, i propri utenti. Anche perché le cifre snocciolate da Legambiente non sono proprio un inno alla serenità: si calcolano 5 euro per fare 40 chilometri, più o meno il prezzo che potrebbe costare il carburante di un’utilitaria per percorrere la stessa distanza. E il divario non sarebbe enorme solo con l’A4, ma anche con l’Autostrada del Sole, dove resistono i 7 centesimi al chilometro. La polemica, quindi, al momento ristagna. Chi invece è in continuo movimento è il consorzio Bbm, contraente generale per la costruzione dell’autostrada, sotto la direzione di Sabino Del Balzo.
La fine lavori è già stata firmata, il primo manto d’asfalto è già posato: la direttissima è praticamente pronta e viaggia verso l’apertura. Anche se i prossimi 44 giorni saranno decisivi per sciogliere due nodi non indifferenti: l’occhio degli automobilisti, tra i cantieri aperti, porta a ritenere impossibile l’apertura della nuova Rivoltana e della nuova Cassanese, le due strade necessarie per consentire al traffico in uscita dalla Brebemi di raggiungere la nuova tangenziale est esterna di Milano. Ma il Consorzio ribadisce: «Ce la facciamo». Una vera e propria corsa contro il tempo, accompagnata da altre curiosità: ad esempio il riconoscimento satellitare. Brebemi spa sta praticamente ultimando l’accesso ai principali strumenti di navigazione: Google, anzitutto, poi le mappe di Apple, il sistema Navtech, utilizzato da molte serie di telefonini e smartphone. C’è quasi tutto: manca per ora una parola chiara sui pedaggi.