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14 febbraio 2012Generale
Trasporti: dati Aea, cresce il settore merci e diminuisce quello delle persone
Nel 2010 la domanda del trasporto merci è aumentata del 5,4%; diminuisce invece del 4,3% la domanda di energia rispetto al picco del 2007, così come il trasporto passeggeri a meno 1%. Questi i principali dati diffusi nella relazione annuale redatta dalla AEA nell'ambito del 'Rapporto su Trasporti ed Ambiente", un documento che raccoglie i dati sull'impatto dei trasporti sull'ambiente e sulle politiche di tutela poste in essere dagli Stati dell'Unione.
Nella relazione dell'Agenzia si afferma che la situazione in quest'ultimo biennio (2010-2011) è migliorata anche se è probabile che a ridurre i livelli di inquinamento abbia contribuito più la crisi economica e finanziaria del vecchio continente che non le 'buone pratiche' poste in essere dai Paesi membri. E, pur essendosi registrati dei miglioramenti, i livelli di emissione della NO2 (biossido di azono) continuano ad essere superiori ai limiti fissati per legge.
Secondo Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA, una delle grandi sfide del XXI secolo "sarà quella di attenuare gli effetti negativi dei trasporti - gas a effetto serra, inquinamento atmosferico e acustico - pur mantenendo le caratteristiche positive della mobilità. L'Europa può dare l'esempio intensificando gli sforzi sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica nel campo della mobilità elettrica. Tale cambiamento potrebbe trasformare la vita all'interno delle città".
Nel 2010 sono stati registrati livelli nocivi di NO2 superiori ai limiti di legge nel 44% delle stazioni di motoraggio dell'aria instellate lungo le strade europee, ed i livelli di particolato (PM10) hanno superato i livelli massimi nel 33% dei siti.
In controtendenza, rispetto al trasporto merci, la domanda di trasporto dei passeggeri registrata tra il 2009 ed il 2010 è diminuita (-1%), e nell'ambito del trasporto delle persone diminuisce quella rivolta al mezzo collettivo, a causa dell'aumento delle tariffe su rotaia e marittime, mentre aumenta il trasporto su auto privata. Una scelta potenzialmente negativa cui fa però riscontro un sensibile miglioramento delle nuove vetture, più efficienti nei consumi e nell'uso del 3% quelle prodotte nel 2011 rispetto a quelle vendute nel 2010.
Secondo il rapporto, il settore dei trasporti per raggiungere gli obiettivi fissati dalle direttive dell'Unione deve ridurre del 68% le emissioni di biossido di carbonio entro il 2050.
Nella relazione dell'Agenzia si afferma che la situazione in quest'ultimo biennio (2010-2011) è migliorata anche se è probabile che a ridurre i livelli di inquinamento abbia contribuito più la crisi economica e finanziaria del vecchio continente che non le 'buone pratiche' poste in essere dai Paesi membri. E, pur essendosi registrati dei miglioramenti, i livelli di emissione della NO2 (biossido di azono) continuano ad essere superiori ai limiti fissati per legge.
Secondo Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA, una delle grandi sfide del XXI secolo "sarà quella di attenuare gli effetti negativi dei trasporti - gas a effetto serra, inquinamento atmosferico e acustico - pur mantenendo le caratteristiche positive della mobilità. L'Europa può dare l'esempio intensificando gli sforzi sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica nel campo della mobilità elettrica. Tale cambiamento potrebbe trasformare la vita all'interno delle città".
Nel 2010 sono stati registrati livelli nocivi di NO2 superiori ai limiti di legge nel 44% delle stazioni di motoraggio dell'aria instellate lungo le strade europee, ed i livelli di particolato (PM10) hanno superato i livelli massimi nel 33% dei siti.
In controtendenza, rispetto al trasporto merci, la domanda di trasporto dei passeggeri registrata tra il 2009 ed il 2010 è diminuita (-1%), e nell'ambito del trasporto delle persone diminuisce quella rivolta al mezzo collettivo, a causa dell'aumento delle tariffe su rotaia e marittime, mentre aumenta il trasporto su auto privata. Una scelta potenzialmente negativa cui fa però riscontro un sensibile miglioramento delle nuove vetture, più efficienti nei consumi e nell'uso del 3% quelle prodotte nel 2011 rispetto a quelle vendute nel 2010.
Secondo il rapporto, il settore dei trasporti per raggiungere gli obiettivi fissati dalle direttive dell'Unione deve ridurre del 68% le emissioni di biossido di carbonio entro il 2050.