Roma, 14 febbreaio 2013 - L'ipotesi di una "tassa di congestione per le aree urbane". La propone il ministro dell'Ambiente Corrado Clini nel corso della presentazione del rapporto 'Verso un piano di riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti' realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile in partenariato con il ministero dell'Ambiente. Per avere trasporti a minore intensita' di carbonio, e' necessaria "una grande capacita' di governo del territorio" spiega Clini, parlando di "un cambio delle modalita' di trasporto" visto che proprio nei "trasporti urbani si crea una congestione di traffico" responsabile dell'emissione di quote di CO2. Uno dei primi obiettivi e' proprio "cambiare la mobilita' che tendenzialmente e' destinata ad aumentare. Per farlo servono infrastrutture e servizi, e investimenti" per i quali bisognerebbe "liberare risorse" capaci di generare "un alto valore aggiunto". La "rivalutazione del sistema dei trasporti" serve perche' "il taglio delle emissioni sia anche visto come spinta per lo sviluppo- segnala il ministro- il tema della riduzione dell'intensita' energetica e della riduzione dei consumi e' uno dei temi centrali per la modernizzazione dell'economia italiana e del Paese". Clini sottolinea quindi come in Italia, a dispetto di quanto viene indicato a livello Ocse e di Ue, il trasporto delle merci avviene soprattutto su "gomma e non su treno", per il 90% del totale e a causa di "una serie di sussidi distorsivi della concorrenza e sfavorevoli all'ambiente. Il prossimo governo e il prossimo Parlamento dovrebbero pensare a un programma per riequilibrare l'offerta"