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20 marzo 2013Trasporto stradale

La crisi mette in difficolta' le autostrade in project financing

I piani economico-finanziari dei project financing autostradali sono tutti da rivedere. E moltissimi Concessionari, dopo il via libera del Cipe alle Linee guida il 18 febbraio scorso, stanno pensando agli sconti fiscali “articolo 18” (legge 183/2011) come ciambella di salvataggio per aggiustare i loro piani.

Fino al 2009 i tempi lunghi delle procedure e le prescrizioni degli enti locali hanno spesso fatto salire i costi. Dal 2009 il credit crunch, con le banche a chiedere più equity, tassi più alti, durate più brevi, più garanzie. Infine, negli ultimi due anni, anche il traffico autostradale sceso dell'8% (2010-2012), che costringe a rivedere al ribasso le previsioni di traffico.

Sullo sfondo una programmazione, sia da parte dello Stato che delle Regioni del Nord, che negli anni 2000-2009 ha messo in pista 23 nuove tratte autostradali in project financing, per un costo che a dati attuali vale 39 miliardi di euro, di cui 7 miliardi da coprire con contributo pubblico. Opere che anche alla luce dell'attuale crisi, forse, si rivelano non tutte così prioritarie.

Sui 7 miliardi di contributi pubblici previsti, circa tre sono ancora da reperire; anche tra i 4 disponibili, comunque (3,5 statali e 500 milioni dalle Regioni interessate), la quota effettivamente spesa non supera gli 8/900 milioni (in gran parte Asti-Cuneo, più 150 mln sulla Pedemontana Lombarda). Nel computo vanno poi considerati 2,4 miliardi di valore di subentro per Brebemi e Pedemontana Lombarda, su cui in ultima istanza è garante lo Stato.

I cantieri sono ad oggi avviati solo su sei delle 23 tratte (Brebemi, Pedemontana Lombarda 1° lotto, Tem, Pedemontana Veneta primi due lotti, Tirrenica prime due tratte), per un valore di circa 8 miliardi, sui 39 programmati.

Non una sola delle nuove autostrade in project financing ha ancora firmato impegni a lungo termine per prestiti in project financing alle nuove tratte autostradali. È allora sostenibile che si possa andare avanti con tutti questi progetti, per 39 miliardi di euro?

La crisi sta colpendo duramente anche le opere con lavori in corso. Pedemontana Lombarda rischia seriamente lo stop dei cantieri sul 1° lotto (l'unico aperto) perché l'incapacità del socio pubblico Provincia di Milano di ricapitalizzare ha indotto le banche a non concedere il prestito ponte.

Brebemi è in fase avanzata con i lavori, a circa un anno dalla fine, ma il closing bancario, più volte annunciato, non è ancora arrivato (si va avanti con prestiti ponte).

Tem ha avuto il prestito ponte, ma il closing è lontano sempre per la debolezza del socio pubblico.
Pedemontana veneta (2,4 miliardi, gara 2006, convenzione 2009, avvio lavori fine 2011) ufficialmente procede come da programma, ma dietro le quinte emergono extraoneri da 300 milioni e la necessità di riequilibrare il piano economico-finanziario (Pet), e l'idea è di chiedere al Cipe gli sconti fiscali (Ires, Irap, Iva) di cui all'articolo 18 legge 183/2011.

Asti-Cuneo, bando 2003, convenzione 2007, è in fase avanzata di realizzazione, ma deve coprire extracosti per circa 200 milioni, rinviando di fatto sine die un lotto su Alba e uno su Asti. Anche qui si pensa al l'articolo 18.

La Cispadana, autostrada regionale Emilia Romagna (gara 2008, convenzione 2010), sembrava un anno e mezzo fa a un passo dal via, ma l'iter procede lentamente e l'avvio lavori è prevedibile solo nel 2014.

Per la Tirrenica, di cui si discute da trent'anni ed è stata rilanciata nel 2001 con la legge obiettivo, questi mesi hanno dimostrato che il via libera Cipe del 3 agosto 2012 era "finto", e che l'opera venga interamente realizzata è ancora in forse.

Passi avanti sembrano in vista per la Roma-Latina, ma anche qui mancano finanziamenti pubblici.
In forte ritardo sono poi tutti i Pf autostradali lanciati dall'Anas nel 2007-2010, rallentanti anche dal passaggio di consegne al Ministero delle Infrastrutture il 1° Ottobre scorso.

A un passo dalla firma della convenzione è il Collegamento con il porto di Ancona, 574 milioni. Mesi di stop anche per Campogalliano-Sassuolo e Ragusa-Catania (non aggiudicata, a un anno gare fase 2 deserta). Di fatto bloccata la Caianello-Benevento, e ancor più la A1 Grazzanise-Domitiana e la Ferrara-Mare.

Il Sole 24 Ore Edilizia e Territorio