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28 marzo 2013Trasporto stradale

In Lombardia la Brebemi autofinanziata, prima in Italia

Primo in Italia e modello in Europa per il ruolo assunto dagli investitori privati: è il nuovo contratto di finanziamento (della durata di 21 anni, in regime di project financing, dell'importo di 1,818 miliardi di euro) per il completamento della Brebemi, l'autostrada diretta, che, nel 2014, collegherà Brescia, Bergamo e Milano. A presentare la firma di questo finanziamento straordinario è stato il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Palazzo Lombardia. "È un'altra eccellenza lombarda", ha commentato lo stesso presidente su Twitter.

A Palazzo Lombardia, nella sala intestata dal presidente Maroni al giuslavorista Marco Biagi, si è tenuta la firma del maxi finanziamento. Presenti, assieme al presidente Maroni, l'Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, il Presidente di Brebemi SpA Francesco Bettoni e i rappresentanti del pool di finanziatori composto da Cassa Depositi e Prestiti SpA, Banca Europea per gli Investimenti, SACE SpA, Intesa Sanpaolo SpA, Unicredit SpA, Centrobanca SpA (Gruppo UBI Banca), MPS Capital Services e Credito Bergamasco SpA. In prima fila, nella sala Biagi, il vice presidente della Giunta regionale Mario Mantovani.

Una firma storica, pertanto, a più mani, che "intende essere - ha ricordato Bettoni - un forte messaggio di ottimismo per le centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che operano e lavorano lungo il nuovo asse autostradale e per le comunità attraversate, che hanno dato il loro appoggio e sostegno attraverso lo strumento dell'Accordo di programma".
Altri 1,8 miliardi di euro, dunque, si aggiungono ai 520 milioni di euro, già conferiti dai soci della società di progetto Brebemi SpA. In questo modo l'opera oggi è stata messa in sicurezza: i 62,1 chilometri di tracciato autostradale saranno pronti per la primavera del 2014 e – per recuperare i due mesi di stop imposti dal sequestro dei cantieri di Cassano d'Adda e Fara Olivana – è stata annunciata l'apertura anticipata di due tratte.

Operazione complessa, dunque, e allo stesso tempo "innovativa": come ha sottolineato Maroni, si tratta del "primo progetto autostradale italiano finanziato in project financing. È un'altra delle eccellenze della Lombardia". Il finanziamento coprirà interamente il fabbisogno finanziario di oltre 2,3 miliardi di euro, necessario alla realizzazione della prima grande infrastruttura autostradale in Italia in completo autofinanziamento.

La parola magica dell'impresa finanziaria - ha rimarcato il direttore generale di Intesa Sanpaolo SpA Gaetano Micciché - è "'insieme'. 'Insieme', infatti, è la parola che consentirà di realizzare ciò che è utile per le nostre aziende e i nostri soci". Un progetto "buono" come ha detto Alessandra Ricci di SACE SpA, che "ha i numeri giusti per essere sostenibile nel tempo". A contribuire fattivamente sono state organizzazioni istituzionali come Cassa Depositi e Prestiti SpA, Banca Europea per gli Investimenti e SACE SpA, così come istituti di credito italiani, a cui si è unita la Banca Europea per gli Investimenti.

Con oggi il progetto industriale della Brebemi prende il volo – ha richiamato l'Amministratore delegato di Centrobanca SpA Massimo Capuano –, permettendo all'"economia reale di crescere e di creare valore".
La priorità della Giunta lombarda - ha poi richiamato Maroni, tirando le fila della cerimonia di presentazione - è proprio lo sviluppo delle infrastrutture assieme alla promozione del lavoro e della legalità.
I cantieri della Brebemi sono giunti al 65 per cento e ogni giorno si realizzano 130 metri di nuova strada: "La firma - ha detto l'Assessore Del Tenno, aprendo i lavori della mattinata - è un atto che ci permette di andare avanti con questa infrastruttura e di rispettare i tempi. Il progetto della Brebemi è stato un percorso lungo, nato dal territorio della Bergamasca, del Bresciano e del Milanese. Una volta realizzata, sarà la prima grande nuova autostrada, che entrerà in esercizio non solo in Lombardia ma anche in Italia. Sarà anche la prima autostrada realizzata in project financing puro: questa è la dimostrazione della forza sistema lombardo".

L'infrastrutturazione del Nord Italia deve andare avanti: in questa direzione prioritaria è "l'interlocuzione con il Governo di Roma. In Lombardia abbiamo insediato la Giunta e dopodomani si insedierà il Consiglio regionale: le istituzioni lombarde sono pronte alla sfida dell'ammodernamento e del completamento delle infrastrutture".

Per questa ragione l'Assessore Del Tenno ha parlato della firma per la Brebemi non già come di "un traguardo", ma come di "un inizio: garantisco tutto il mio impegno nel ruolo che mi è stato affidato. Il nostro sistema infrastrutturale dovrà mettere in dialogo la Lombardia con le altre regioni. Il progetto della Macroregione può prendere le mosse dalla condivisione delle strategie del sistema infrastrutturale delle regioni del Nord".

Per il completamento delle infrastrutture lombarde nei tempi previsti, accanto alla Brebemi la Lombardia sta infatti portando avanti grandi infrastrutture come la Pedemontana e la Tem, (Tangenziale esterna di Milano): "Quest'ultima - ha aggiunto - dovrà essere realizzata nella sua completezza così come originariamente previsto. Non ci sono motivi, perché si debba ridurre questa infrastruttura". Vale anche per la Pedemontana, "infrastruttura straordinariamente importante", di cui - ha aggiunto il presidente della Lombardia - si parla da generazioni: "Passa proprio davanti a casa mia. Spero di non dover dire ai miei nipoti quello che mi diceva mio nonno, e cioè che tra qualche anno sarà realizzata".

Le criticità relative alla realizzazione delle grandi opere lombarde come la Pedemontana devono essere affrontate: "Confermo il mio impegno – ha detto pubblicamente Maroni – a contribuire a risolvere i problemi.

Servono risorse e occorre modificare alcune componenti del progetto. Il dialogo e il lavoro di squadra rappresentano il metodo che deve essere utilizzato. I problemi si risolvono ascoltando le esigenze di tutti e trovando una soluzione concordata. Tutto possiamo permetterci tranne che, per mancanza di informazioni, o per piccole questioni, non vengano realizzate le grandi infrastrutture".

 

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