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12 aprile 2013Trasporto ferroviario

Sbloccati i lavori del Terzo Valico

Firmato l’accordo fra Rfi e Cociv dopo la delibera del Cipe

Torino, 11 aprile 2013 – Via libera ai lavori per il Terzo Valico, un’opera che, in parole semplici, vale sette anni di attività, sei lotti costruttivi, migliaia di posti di lavoro. Il passo determinante per il via è stato la firma dell’atto aggiuntivo al contratto del 1992 fra Rfi (Gruppo Fs) e il contraente generale Cociv. Si passa adesso, quindi, alla fase della progettazione esecutiva, poi - probabilmente dopo l'estate – si potrà avviare la gara per una parte dei lavori (per circa 502 milioni di euro).
La firma è stata resa possibile dalla decisione del Cipe di ridurre l’importa totale del secondo lotto di lavori da 1.100 a 860 milioni, per destinare i 240 milioni risparmiati alla manutenzione della rete ordinaria Rfi. In questo modo, è stata data certezza alla possibilità di finanziamento e quindi a Rfi e Cociv la possibilità di sottoscrivere il documento finale.
Il nuovo importo del 2 lotto, 860 milioni, comprende somme a disposizione (espropri e quota di lavori effettuati da Rfi) per 242 milioni (dai precedenti 380 milioni), e lavori civili per 618 milioni (dai precedenti 720). La prima gara riguarderà l’80% circa di quest’ultima somma. Cociv ha ora 4 mesi di tempo per consegnare la progettazione esecutiva, a partire dalla comunicazione di Rfi circa l'effettiva disponibilità dei fondi, confermata dal Tesoro. Se tutto andrà bene, quindi, il cronoprogramma prevede la consegna dei progetti per l’estate, poi l’esame da parte di Rfi e la messa a gara degli stessi in autunno.
Circa le ricadute dell’opera, intanto, c’è grande attesa in Liguria. I “numeri” fatti rilevare  dalla regione indicano, infatti, circa 200 i lavoratori impegnati nei primi cantieri entro fine anno. Si salirà poi a 300, entro giugno 2014, fino al picco di 4000 persone a regime nel 2015 e 2016.  “Ora – ha tuttavia spiegato Claudio Burlando, Presidente della Regione -, il problema che dovremo affrontare è quello dello smarino, destinato secondo il progetto al tombamento dello specchio acqueo di Sestri per il ribaltamento a mare del cantiere. Venti milioni sono stati sbloccati, 50 sono ancora fermi. Torneremo a incontrarci nelle prossime settimane per vedere di sbloccare anche questa vicenda”.

Andrea Zaghi