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15 aprile 2013Generale
Infrastrutture e trasporti, bilancio del Governo in `Cantiere crescita`
Torino, 12 aprile 2013 – Cosa è stato fatto e come, ma anche una sorta di vademecum per chi verrà. Sono questi gli obiettivi del sito "Cantiere crescita" che il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera ha presentato e che contiene tutto ciò che è stato fatto in tema di economia e di sviluppo e che contiene anche una sezione dedicata alle infrastrutture e i trasporti.
L’intento è quello di riproporre tutti i provvedimenti messi in atto nei mesi del Governo tecnico. Sul sito quindi è possibile accedere a 12 sezioni, una per ogni area d'intervento dello Sviluppo economico, dalle infrastrutture ed edilizia, all'Agenda digitale alle liberalizzazioni. E poi, come si è detto, trasporti, energia e “green economy”, comunicazioni, Tv e frequenze, “innovazione & startup”, export, credito e finanza d'impresa, crisi aziendali e “ridisegno incentivi”. Un’ultima sezione porta il titolo “Come abbiamo lavorato”, ed è dedicata alle procedure messe in atto dal ministero guidato da Passera per realizzare i provvedimenti, e in cui vengono evidenziate soprattutto procedure volte alla partecipazione e alla trasparenza, come le consultazioni pubbliche (ad esempio indette per la Strategia energetica nazionale), la Pubblica amministrazione “aperta”, e i monitoraggi dei provvedimenti attuativi.
Passera, nel testo introduttivo al sito, sottolinea la “filosofia” che ha guidato il suo operato. “Abbiamo cercato - scrive - con le misure e gli interventi introdotti, di non seguire una politica industriale di stampo dirigista. Non è infatti più immaginabile che sia lo Stato a decidere su quali settori o addirittura su quali imprese il Paese debba puntare per irrobustire il suo sistema produttivo”.
Ma è interessante guardare più da vicino cosa contengono le due sezione delle infrastrutture e dei trasporti.
Infrastrutture
“Le infrastrutture – si legge nel sito -, sono tra i principali fattori abilitanti della crescita e della competitività del Sistema Paese: le imprese scelgono di investire dove ci sono buone infrastrutture; infrastrutture adeguate contribuiscono ad abbassare i costi di trasporto (oggi di 6-8 p.p. superiori a quelli dei nostri competitor europei); le infrastrutture sono un volano di stimolo alla domanda e di creazione di occupazione. Il nostro Paese sconta un ritardo infrastrutturale dell’ordine di almeno 200 miliardi dovuto a una lunga stagione di mancati investimenti pubblici e di perenni difficoltà di ingaggio di risorse private. Questo ritardo carica il nostro sistema di importanti oneri legati alla congestione e all’inquinamento, di significativi svantaggi competitivi nella logistica, nel turismo, nella proiezione internazionale delle nostre produzioni”. IL sito predisposto dal Ministero, quindi, passa ad illustrare cosa è stato fatto e come. Ad iniziare dalla “Individuazione delle priorità infrastrutturali” con in prima linea le “infrastrutture strategiche inserite nel quadro programmatico europeo delle reti TEN-T”. Ma si illustrano anche le “novità dell’Allegato Infrastrutture al DEF”. Viene sottolineato, in seguito, come il Governo abbia “sbloccato una serie di opere ferme alla fase istruttoria e prive di finanziamenti per un importo globale di circa 45 miliardi di euro. Il Governo ha chiuso la fase istruttoria di un numero rilevante di progetti che potranno così essere approvati e avviati a realizzazione nel prossimo triennio per un importo globale prossimo ai 50 miliardi”. Nella stessa sezione del sito, inoltre, viene fatto l’elenco delle opere a cui si è messo mano e con che metodo. Alla parte dedicata alla “consultazione pubblica”, infatti, è dedicato molto spazio e si spiega: “Si è lavorato alla messa a punto di un modello di consultazione pubblica per promuovere un più alto livello di consenso sociale e di partecipazione delle popolazioni interessate dalle opere di interesse strategico di rilevante impatto sul territorio sotto il profilo sociale, ambientale e territoriale”.
Trasporti
“Per troppi anni – spiega questa parte di "Cantiere crescita” -, la pianificazione dei trasporti non è rientrata in un sistema coordinato di interventi: si è così determinato un disallineamento tra le trasformazioni nella domanda di mobilità e l’assetto di un’efficiente pianificazione. Il Governo ha restituito rilevanza strategica a un fattore chiave per la crescita economica del Paese con interventi che hanno reso più efficace l’assetto regolatorio e introdotto significative modernizzazioni di sistema”. Successivamente "Cantiere crescita”, elenca il “cosa è stato fatto” ad iniziare dal Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, passando ai Contratti di programma per tre hub internazionali, agli Interventi per favorire l’efficientamento del sistema portuale. Un ambito particolare, poi, è dedicato all’Asse ferroviario della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), ma ovviamente vengono ricordati anche tutti gli altri assi ferroviaria che in Italia si sono avviati.
“In tale contesto – viene poi sottolineato -, si è concluso positivamente il collaudo della Piattaforma Logistica Nazionale UIRNET: la sperimentazione operativa vede il coinvolgimento ad oggi di più di 800 aziende di trasporto per un totale di circa 10.000 mezzi pesanti. Infine, sono state definite, di concerto tra i MIT e del MIUR, le Regole Tecniche per favorire la diffusione e l’interoperabilità dei sistemi di Bigliettazione Elettronica”. Ma non viene nemmeno trascurato il “trasporto pubblico locale” con l’indicazione della costituzione del “Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico” con uno stanziamento annuale pari a circa 5 miliardi corrispondente a circa il 75% delle risorse pubbliche di parte corrente destinate al settore.