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18 aprile 2013Trasporto aereo
Il cielo sopra Milano
Le novità del panorama aeroportuale lombardo: più concorrenza e nuove rotte. Ma le linee di indirizzo del piano nazionale degli aeroporti non convincono.
Volare, un must per le imprese
Se l’Italia è ancora a galla, lo deve alle imprese che, nonostante tutto, continuano ad esportare: l’export contribuisce a un terzo del Pil nazionale e nel 2012 ha costituito l’unica voce di Pil con segno positivo. Inoltre, tutti i dati congiunturali confermano che stanno soffrendo meno la crisi proprio le realtà produttive più export oriented.
Chiaro, quindi, che le imprese milanesi e lombarde – a cui si deve una fetta importante di questi risultati – hanno bisogno di connessioni aeree efficienti e capillari con il resto del mondo per poter continuare a reggere l’urto della crisi e competere sui mercati internazionali.
Più voli da e per Roma e New York
Qualche buona notizia, per le aziende, arriva dagli aeroporti milanesi. È del 25 marzo, ad esempio, l’apertura della rotta Linate-Fiumicino da parte di easyJet: l’ampliamento dell’offerta e lo sviluppo della concorrenza nei collegamenti Milano-Roma crea vantaggi per le imprese in termini di riduzione del costo dei biglietti.
Pochi giorni fa, poi, la notizia che dal primo ottobre Emirates prolungherà a New York uno dei tre collegamenti giornalieri già attivi tra Dubai e Milano: i passeggeri imbarcati a Dubai e diretti a New York potranno scegliere se fermarsi nel capoluogo lombardo o proseguire verso la Grande Mela, e lo stesso vale per il volo di ritorno. A beneficiare della novità, naturalmente, sarà anche chi, da Milano, vuole raggiungere New York. Quanto alle merci, il nuovo volo offrirà ogni giorno un totale di 38 tonnellate di capacità di trasporto tra le due città.
Per offrire questi servizi, a gennaio l’aeroporto di Malpensa ha inaugurato il terzo satellite del Terminal 1 con 15 nuovi pontili mobili per l’attracco dei velivoli: strutture in grado di accogliere contemporaneamente due Airbus A380, con i loro 1.200 passeggeri.
Le linee di indirizzo del piano nazionale degli aeroporti
Non tutto, però, fila liscio. Le linee di indirizzo del piano nazionale degli aeroporti recentemente varate dal Governo, ad esempio, non assegnano a Malpensa il ruolo di aeroporto di riferimento del Nord Italia per le relazioni intercontinentali. E non affrontano il nodo dei criteri di ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa: un passaggio indispensabile per consentire di mettere in atto le strategie che permetterebbero ai due scali di massimizzare l’efficienza proprio grazie a un miglior coordinamento.