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22 aprile 2013Trasporto ferroviario
Il futuro delle FS: i bond e l'ingresso in borsa
Obbligazioni sul mercato entro l’estate, ma il Gruppo sarebbe anche tecnicamente pronto per una quotazione sul listino
Roma, 19 aprile 2013 – Entro l’estate sono attese importanti novità per le Ferrovie dello Stato. Infatti, il 21 maggio si riunirà il consiglio di amministrazione per discutere i dati del bilancio d'esercizio, a pochi giorni dalla sua approvazione. In quell’occasione, inoltre, si concluderanno i mandati dell'Amministratore delegato Mauro Moretti (che comunque potrebbe essere riconfermato), del presidente Lamberto Cardia e del CdA stesso.
Intanto, a poco più di un mese da questo appuntamento, le FS si preparano a entrare con decisione nel mondo della finanza. Infatti, entro luglio è previsto il lancio delle obbligazioni del Gruppo, che avranno una durata di cinque-sette anni e dovranno garantire 1,5 miliardi entro la fine del 2013. Inoltre, si sta profilando un nuovo scenario, che prevede la quotazione in borsa della rete ferroviaria.
Il settimanale Il Mondo ha dedicato la propria copertina proprio alle FS e ha delineato i prossimi scenari in due ampi articoli.
“Le buste con le offerte sono arrivate venerdì 19 aprile in Piazza della Croce Rossa, quartier generale a Roma delle Ferrovie dello Stato” scrivono Daniela Polizzi e Carlo Turchetti nel loro articolo, che prosegue… “Mittenti: una ventina di banche invitate dalla holding del Frecciarossa a presentare credenziali e compensi per assicurarsi un posto in prima fila nei corporate bond che il gruppo presieduto da Lamberto Cardia e guidato dall'ad Mauro Moretti si appresta a lanciare”.
Secondo gli autori, Moretti vorrebbe concretizzare un'iniezione di liquidità prima che la cassa delle Fs entri sotto pressione: “«Abbiamo crediti scaduti per oltre 2 miliardi con lo Stato centrale e le Regioni, ma dobbiamo pagare tutti i mesi gli stipendi e i fornitori a meno di 70 giorni», ha spiegato il capo delle Ferrovie presentando il Frecciarossa 1000 uscito dall'Ansaldo Breda, primo dei 50 treni che correranno sui binari dell'alta velocità a partire da inizio 2015. Una commessa da 1,5 miliardi che si aggiunge al programma di investimenti sui treni regionali da 2,5 miliardi”.
Bisogna specificare che, sebbene la condizione finanziaria delle Ferrovie dello Stato sia migliorata nel tempo, rimane comunque un volume di debiti lordi prossimo a 12 miliardi con un peso in oneri finanziario di 200 milioni all'anno.
Nel secondo articolo pubblicato dal Mondo, Andrea Ducci ha rivelato l’altra novità attesa per il Gruppo FS, che è tecnicamente pronto per una quotazione in Borsa: “A cominciare dal rating, richiesto in vista dell'emissione di bond, che serve per dirla con le parole di Moretti «a pesare il valore economico-finanziario e anche industriale di un'impresa come la nostra»”.
Naturalmente, le prossime mosse spetteranno al nuovo governo, ma Ducci ha giustamente ricordato che in un ipotetico piano di privatizzazioni delle aziende statali sono presenti anche le Ferrovie, che presentano numeri allettanti per la borsa: “Moretti conosce le cifre del gruppo e sa che i bilanci delle controllate Trenitalia e Rfi (azienda proprietaria dei 16 mila chilometri di rete ferroviaria, un asset che in bilancio si traduce in un patrimonio netto di 33 miliardi di curo e ricavi per 2,5 miliardi di curo) potrebbero risultare sexy agli occhi dei mercati”.