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30 aprile 2013Generale
Expo: il sogno a meta' di metropolitane, strade e autostrade
Expo 2015 non è solo area espositiva, padiglioni e temi. Nel dossier di registrazione della partecipazione, sono indicate anche le opere «connesse e strettamente funzionali» all'evento: metrò, strade e collegamenti ferroviari. Ma con il passare degli anni, le cose sono un po' cambiate.
Nel progetto iniziale le nuove metropolitane dovevano essere 3: le linee 4, 5 e 6. Da tre si è poi passati a due. La sei è stata subito stralciata per mancanza di fondi. Della linea 4, da Linate a San Cristoforo, attualmente in costruzione, se tutto va bene, per l'inaugurazione dell'Expo saranno aperte solo le prime due stazioni (Linate aeroporto e Forlanini Fs) delle 18 previste. Per il completamento dell'intera tratta bisognerà infatti aspettare il 2018. La linea 5: in parte aperta a febbraio (5 stazioni tra Zara e Bignami), entro il 2013 vedrà ultimata la tratta Zara-Garibaldi (2 stazioni) e la restante Garibaldi-San Siro (10 stazioni) entro il 2015, giusto in tempo per l'Expo.
Rimane poi il nodo dei treni nuovi della Linea 1 (quella in realtà che interessa di più perché arriva direttamente a Milano Fiera Rho). Il Cipe, nella seduta dello scorso 8 marzo ha assegnato 25,3 milioni di euro per l'acquisto di due nuovi treni da destinare alla Linea 1 della metropolitana. Ma di treni nuovi, secondo le stime di Atm, ne servirebbero 20 e tutti solo per la linea rossa. Il rischio è che, con treni vetusti, possano essere compromessi i tempi di percorrenza ed eventuali rallentamenti. Inoltre, tra l'assegnazione dell'appalto e la consegna di nuovi treni passano come minimo 18 mesi. Anche qui siamo sul filo di lana.
La strada più importante doveva essere quella che, dal centro Milano, avrebbe dovuto collegarsi direttamente col sito dell'Expo, per incanalare il flusso di auto direttamente ai cancelli Est del sito. Ma il progetto iniziale della Zara-Expo (attraverso via Graziano Imperatore, Fermi, Nuova Bovisasca e via Eritrea) è stato definitivamente abbandonato. Metropolitana Milanese (la società di ingegneria del Comune) ha appena lanciato il bando di gara (che scadrà il prossimo 15 maggio) per il primo lotto, quello cioè da via Eritrea a via Stephenson. Importo dei lavori: 56 milioni di euro per 1,5 km circa di strada.
Le autostrade: Brebemi, Pedemontana e Tem sono le tre grandi opere strategiche, non solo in vista dell'Expo ma anche per il futuro dell'intera regione. La Brebemi, che ha superato il 50% della sua realizzazione, probabilmente sarà l'unica del "trittico" a essere completata in tempo per l'Esposizione. Per la Tem si prevede infatti solo "l'arco", il tratto cioè tra Pozzuolo Martesana e Liscate per il congiungimento della Brebemi con Rivoltana e Paullese. La Pedemontana invece verrà realizzata per lotti: entro l'anno sarà aperto il tratto che collegherà l'A8 (Milano-Varese) con la A9 (Milano-Como), mentre per il suo completamento (67 km attraverso cinque province lombarde, da Cassano Magnago a Osio Sotto) bisognerà attendere il 2017.
Per i parcheggi, il dossier di candidatura prevede 17.000 posti auto in 4 localizazioni "remote": due a Rho (4.000 + 7.000 posti auto + 1.000 bus), Arese (3.000) e Baranzate (3.000). La società Expo stima nelle giornate di massima affluenza l'arrivo di 28.000 auto, così da distribuire: 5.000 posti (il 18%) sui parcheggi di interscambio M1 esistenti di S.Leonardo, Molino Dorino, Lampugnano (in deficit però di circa 600 posti) 11.400 posti sui parcheggi Fiera (10.900) e Quarto Oggiaro (500) ne restano circa 12.000 da reperire in prossimità del sito. Sono stati inoltre stimati 1.300 stalli per pullman gran turismo. Non tutti i parcheggi previsti potranno essere realizzati in prossimità dell'area Expo. Per questo si procederà con una rilocalizzazione del servizio in via Novara. Il progetto è stato approvato dalla giunta milanese, che ha individuato nell'area comunale "Dazio", dove sono già presenti numerosi posteggi realizzati in occasione dei mondiali di calcio di Italia '90.