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9 maggio 2013Trasporto aereo

Bruxelles respinge vendita di Sea Handling

La Commissione Europea ha respinto il piano della vendita della società che gestisce la movimentazione terra negli aeroporti di Linate e Malpensa, negando anche la proroga chiesta dal Governo per il recupero di 360 milioni di euro erogati a Sea Handling come aumento di capitale, considerati aiuti di Stato.
 
Dopo la lettera della Commissione Europea (svelata dall'agenzia Radiocor), il Governo italiano deve comunicare a Bruxelles entro 20 giorni lavorativi, ossia la fine di maggio, le misure che intende adottare per conformarsi a questa decisione. Per quanto riguarda la cessione di Sea Handling, all'inizio dell'anno c'erano stati contatti con la società scozzese Menzies (che in Italia opera con Easyjet) e con l'araba Dnata, che appartiene al Gruppo Emirates.
La Commissione non è contraria alla vendita in sé, ma ritiene che prima di effettuarla, Sea Handling deve restituire i 360 milioni di euro ricevuti come aumento di capitale da enti pubblici e quindi ritenuti aiuti di Stato. Bruxelles chiede che qualsiasi progetto di vendita eviti una continuità dell'attività economica.
Per soddisfare le condizioni della Commissione Europea, l'ipotesi più probabile è la creazione di una nuova società, cui vanno conferite le attività attuali della Sea Handling, ossia la fornitura di servizi a terra alle compagnie aeree. Sarà quindi questa nuova società ad essere venduta, mentre la "vecchia" Sea Handling resterà con l'onere della restituzione dell'aiuto.
Bruxelles ha respinto la richiesta di proroga della restituzione dei 360 milioni affermando che è giunta solo "qualche ora prima della scadenza" (che era fissata per il 19 aprile 2013) e priva di valide motivazioni. Se il Governo non presenterà una soluzione entro i venti giorni prescritti, la Commissione Europea ricorrerà alla Corte di Giustizia comunitaria.