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24 maggio 2013Trasporto stradale

Lombardia. Arcisate-Stabio, assessore: i lavori ripartono

Milano, 24 maggio 2013 – "Dalla prossima settimana il cantiere della tratta ferroviaria Arcisate-Stabio riaprirà e riprenderanno i lavori". Lo ha comunicato l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità al termine di un sopralluogo al cantiere avvenuto alla presenza del Presidente della Provincia di Varese, dei sindaci dei Comuni interessati dall'opera e dei rappresentanti di RFI e dell'impresa appaltatrice.

"L'impresa, dopo alcune sollecitazioni e grazie all'impegno di RFI, ha comunicato di sospendere i licenziamenti e mi ha garantito la ripresa dei lavori - ha spiegato l'assessore - . Si tratta di un'infrastruttura estremamente importante per il nostro territorio ed è per questo che, nonostante Regione Lombardia non abbia alcun ruolo diretto nell'appalto, curato da Rfi, e nell'opera, ho preso in carico la questione fin dai primi giorni del mio mandato, cercando di arrivare a una soluzione e sbloccare lo stallo che si è creato".

L'Arcisate-Stabio consente l'attivazione di un servizio ferroviario passeggeri transfrontaliero tra Varese e il Cantone del Ticino e tra Varese e Como. "L'opera ha una valenza importantissima per il territorio che deve essere coinvolto e deve seguire insieme a noi l'evolversi della situazione - ha proseguito l'assessore - Ecco perché ho deciso di istituire un tavolo di confronto intorno al quale riunire tutti gli attori coinvolti nell'opera in modo da poter monitorare lo stato di avanzamento dei lavori, le criticità e cercare quindi di evitare, in futuro, il ripetersi di una situazione analoga a quella di oggi".

"Regione Lombardia si è fatta carico di trovare una soluzione per alcune problematiche di tipo tecnico in merito alla messa a dimora delle terre da scavo - ha evidenziato l'assessore -. A oggi le vie d'uscita individuate sono due ed entrambe prevedono un approfondimento tecnico. Intanto, però, la prossima settimana il cantiere riprenderà a lavorare".

L'assessore lombardo ha anche inviato una lettera al Ministro alle Infrastrutture chiedendo un coinvolgimento diretto da parte del governo. "Vista la valenza non solo nazionale dell'opera - ha scritto - è necessario anche un intervento del Ministero affinché si lavori in sinergia e si superino eventuali intoppi burocratici nel minor tempo possibile".