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4 giugno 2013Trasporto ferroviario

Ten-T: il futuro dell'Europa.

In breve
Il recente accordo tra l'Esecutivo Ue, il Consiglio e il Parlamento europeo sulla rete transeuropea dei trasporti prevede il completamento dei progetti di base nel 2013, con un piano di investimenti di 50 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020. L'obiettivo finale, previsto per il 2050, sarà conseguito quando tutti i cittadini e le imprese d'Europa potranno raggiungere la rete globale in non più di 30 minuti.
 
Premessa
L'obiettivo finale è previsto per il 2050, quando tutti i cittadini e le imprese d'Europa potranno raggiungere la rete globale in non più di 30 minuti.

Per arrivarci, l'Europa sta continuando a lavorare al network Ten-t, la rete transeuropea dei trasporti, con un primo step nel 2013 e un piano da 50 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020.

Un passo avanti in questa direzione è avvenuto recentemente con l'accordo avvenuto tra l'Esecutivo UE, il Consiglio e il Parlamento europeo, che “sostituirà l'attuale patchwork di strade, ferrovie, aeroporti e canali con una rete veramente europea, che sarà la spina dorsale per rilanciare la crescita e la competitività nel mercato unico”, come ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea responsabile per i Trasporti Siim Kallas.

Solo la rete principale interessa i collegamenti stradali e ferroviari tra 83 dei principali porti europei, i collegamenti ferroviari tra 37 aeroporti principali verso le grandi città per un totale di 15.000 chilometri di linee ferroviarie convertite all'Alta velocità e 35 grandi progetti transfrontalieri.

L'accordo dovrà essere formalmente approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dei ministri competenti dell'Europa.


L'accordo``
Entro il 2013 dovranno essere completati i progetti relativi alla rete di trasporti di base.
Una gamma di percorsi, poi, alimenteranno il network a livello regionale e nazionale, per arrivare all'ambizioso obiettivo del 2050.

L'UE ha confermato la creazione di una struttura di governance che elaborerà i cosiddetti “piani di sviluppo di corridoio”, per coordinare i lavori lungo il network.

Le opere saranno finanziate da risorse comunitarie, ad esempio attraverso i fondi regionali e i fondi per il trasporto, e da parte degli Stati membri.

Verranno introdotte, inoltre, forme innovative di finanziamento, nell'ambito del Connecting Europe Facility, il meccanismo per collegare l'Europa.

Si tratta di un piano da 50 miliardi di euro che prevede il rilancio delle reti europee di trasporto, energetiche e digitali, tra il 2014 e il 2020.

Apposite norme vengono previste dall'Unione Europea per verificare che le opere vengano ultimate nei tempi previsti, per promuovere l'interoperabilità e per garantire a treni, navi, aerei, camion e automobili la possibilità di utilizzare le infrastrutture senza incappare in problemi tecnici.

Come avevamo approfondito in questo articolo, per i collegamenti ferroviari si sta già lavorando per dotare la rete del sistema di gestione del traffico European Rail Traffic Management System/European Train Control System – ERTMS/ETCS - il sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario progettato per sostituire i sistemi di circolazione e sicurezza delle Ferrovie Europee al fine di garantire l'interoperabilità dei treni, specialmente quelli sulle linee dell'Alta Velocità.

Secondo l'accordo, poi, combustibili puliti alternativi a quelli da fonti fossili dovranno essere disponibili presso tutti i nodi principali della rete.

L'attenzione alla sostenibilità è confermata dall'obiettivo europeo di abbattere il 60% di emissioni di carbonio nel 2050, rispetto ai livelli del 1990.


``I numeri del trasporto europeo
In Europa sono 5.000.000 i km di strade asfaltate, di cui 65.100 km sono autostrade, mentre le linee ferroviarie coprono 212.800 km, di cui 110.458 km elettrificati, e le vie navigabili interne sono 42.709 km in totale.

Per conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020, L'UE ha stabilito di rendere efficiente una rete di trasporto transeuropea, Ten-t, che possa creare i collegamenti mancanti tra i diversi Stati membri, eliminando le strozzature nelle infrastrutture di trasporto, e che garantisca la sostenibilità futura, tenendo conto delle esigenze di efficienza energetica e le sfide dei cambiamenti climatici.

La crescita del traffico tra gli Stati membri è destinata a raddoppiare entro il 2020.
L'Unione Europea afferma quindi che per completare e modernizzare la rete transeuropea è necessario un investimento sostanziale.

Tra il 2000 e il 2006 il totale degli investimenti in infrastrutture di trasporto è stato di 859.000.000.000 di euro.
Il costo di sviluppo delle infrastrutture UE per soddisfare la domanda di trasporto futura è stimato in oltre 1,5 trilioni di euro tra il 2010 e il 2030.

Per completare la rete Ten-t sono infatti necessari 550.000.000.000 di euro fino al 2020.
Ben 215.000.000.000 di euro saranno necessari soltanto per rimuovere i principali colli di bottiglia.

Per far fronte a questi ingenti investimenti, l'Unione Europea ritiene che sia necessario “rafforzare la dimensione del coordinamento, della pianificazione e dello sviluppo della rete a livello europeo, in stretta collaborazione con i governi nazionali”.

Il sostegno finanziario da parte della UE avviene attraverso diversi strumenti finanziari: il programma Ten-t, il Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale e dei prestiti della Banca europea per gli investimenti e le garanzie di credito.