INFRASTRUTTURE

Ricerca per

oppure

Visualizza tutte le infrastrutture

INTERVENTI

Ricerca per

oppure

Visualizza tutti gli interventi

DOCUMENTI

Ultimi Documenti
Ricadute economiche, occupazionali e ambientali di A35 Brebemi sul territorio - 2019
Trasporto stradale
L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - 2018
Generale
Corridoi ed efficienza logistica dei territori - 2018
Logistica e intermodalità
Tutti i Documenti >

MAPPE TEMATICHE

Selezionare i criteri di visualizzazione

18 giugno 2013Generale

Governo, decreto del fare: piano sblocca-cantieri da tre miliardi di euro

Il decreto-legge varato dal consiglio dei ministri sabato 15 giugno. Ecco l'elenco completo delle opere finanziate

``

Roma, 17 giugno 2013 - Il governo punta sulle infrastrutture. Tra le ottanta misure del cosiddetto "decreto del fare", il decreto-legge varato dal consiglio dei ministri sabato 15 giugno, vi sono varie norme che, direttamente o indirettamente, riguardano il rilancio delle opere pubbliche e il settore dei trasporti. In particolare è stato previsto lo sblocco di 3 miliardi di investimenti per piccole, medie e grandi opere pubbliche, che arrivano  dalla «cassa» inutilizzata della Tav Torino-Lione, del Terzo valico Milano-Genova e dei fondi per il contenzioso contrattuale sul Ponte e saranno dirottati su progetti cantierabili entro l'anno o già cantierati. Con l'impegno di ripristinarli poi.

Il decreto 'Fare' consente "il significativo sblocco di cantieri in tutto il Paese", ha evidenziato in conferenza stampa il presidente del Consiglio Enrico Letta. Il provvedimento prevede lavori per un totale di circa 3 miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta a livello occupazione di almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). Di questi investimenti, 600 milioni sono riservati al miglioramento della rete ferroviaria; 300 milioni al piano Anas di manutenzione ordinaria e straordinaria di gallerie, viadotti, ponti, strade; 300 milioni al piano di edilizia scolastica; 100 milioni ai lavori dei piccoli comuni compresi fra 500mila euro e un milione.

 

Le principali misure in materia di infrastrutture e trasporti

PIANO SBLOCCA-CANTIERI. Il decreto prevede lavori per un totale di circa 3miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta a livello occupazione di almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). In particolare viene istituito presso il Ministero delle Infrastrutture un Fondo con una dotazione di 2 miliardi e 30 milioni (per il quadriennio 2013-2017: di cui 335 milioni di euro per l’anno 2013, 466 milioni di euro per l’anno 2014, 597 milioni di euro per l’anno 2015, 490 milioni di euro annui per l’anno 2016 e 142 milioni di euro per l’anno 2017) per consentire la continuità dei cantieri in corso o per l'avvio di nuovi lavori (gli stanziamenti riguarderanno le opere strategiche, cantierate o cantierabili entro la fine dell'anno e alcune infrastrutture legate all'Expo, come il collegamento Milano-Venezia terzo lotto Rho-Monza, la Tangenziale Esterna Est di Milano e la linea metropolitana M4 di Milano). 

Nel dettaglio, il decreto prevede lo sblocco dei cantieri entro il 2013 con interventi di:

1) miglioramento dei nodi e della rete ferroviaria (interventi per oltre 600 milioni);

2) interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria del territorio e della rete stradale Anas (gallerie, viadotti, ponti e strade) per 300 milioni;

3) interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici per 300 milioni (il piano verrà finanziato dall’INAIL fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016, nell’ambito degli investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego di propri fondi, e sarà adottato sulla base della Programmazione Miur-Regioni-enti locali dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, d’intesa con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti);

4) il programma "6000 campanili" (100 milioni) per 200 interventi in opere infrastrutturali nei comuni sotto i cinquemila abitanti coinvolgendo il tessuto delle piccole imprese (il contributo richiesto per il singolo progetto non può essere inferiore a 500.000 euro e maggiore di 1.000.000 di euro);

5) il collegamento ferroviario tra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta;

6) gli assi autostradali della Pedemontana Veneta e Tangenziale Esterna Est di Milano;

7) l'Asse viario Quadrilatero Umbria-Marche;

8) la linea metropolitana M4 di Milano;

9) la tratta Colosseo-Piazza Venezia della metropolitana C di Roma;

10) la linea 1 della metropolitana di Napoli;

11) il collegamento Milano-Venezia terzo lotto Rho-Monza;

12) l'asse autostradale Ragusa-Catania;

13) la tratta Cancello-Frasso Telesino della linea AV/AC Napoli-Bari;

14) lo sblocco di alcuni vincoli anche per quanto riguarda il "Corridoio Tirrenico meridionale A12 - Appia e bretella autostradale Cisterna Valmontone.

 15) sviluppo degli investimenti previsti dalla Convenzione vigente per la realizzazione e la gestione delle tratte autostradali A24 e A 25 “Strade dei Parchi” con una spesa di 78 milioni per il 2013 e 30,7 milioni per il 2014 che verrà restituita dalla Regione e dagli enti locali interessati entro il 31 dicembre 2015.

 

- CREDITO D'IMPOSTA. Per incentivare la realizzazione di infrastrutture di importo superiore ai 200 milioni di euro con contratti di partenariato pubblico-privato che non prevedono contributi pubblici a fondo perduto, è riconosciuto al titolare del contratto un credito di imposta a valere sull’IRES e IRAP e l’esenzione dal pagamento del canone di concessione nella misura necessaria al raggiungimento dell’equilibrio del piano economico-finanziario.

 

- APPALTI. La responsabilità fiscale solidale rimarrà solo per l'Iva.

 

- RAFFORZATO FONDO GARANZIA. Renderà più facile l'accesso al credito per le piccole e medie imprese.

 

- INDENNIZZO PER RITARDI P.A. La norma viene introdotta in via sperimentale. Le amministrazioni saranno responsabili se vengono superati i termini.

 

- STOP TASSA BARCHE PICCOLE. Resta per le grandi imbarcazioni, viene dimezzata per quelle medie (da 14,1 a 20 metri), mentre sulle piccole (fino a 14 metri) viene annullata. La norma vuole essere un aiuto per il settore della nautica in difficoltà. Vengono previste anche nuove norme che facilitano il noleggio occasionale di imbarcazioni da diporto. "Il settore della nautica oggi è in ginocchio e rischia di scomparire, queste due norme servono per rilanciarlo", ha dichiarato il ministro Lupi.

 

- BONUS RISTRUTTURAZIONI. E' prevista l'estensione dei bonus fiscali per le ristrutturazioni alle demolizioni/ricostruzioni di stabili senza vincolo di sagoma con particolari criteri per i centri storici vincolati.

 

- PORTI.  Il rilancio dei porti è attuato attraverso la semplificazione e la facilitazione delle procedure per i dragaggi, la rimodulazione delle tasse portuali e l'implementazione dell'autonomia finanziaria dei porti per la manutenzione e la sicurezza.

 

- CONCESSIONI FERROVIARIE. Per le Concessioni ferroviarie sono previste modifiche ai canoni di accesso all'infrastruttura ferroviaria permettendo la liberalizzazione su alcune linee impegnate da servizi di pubblica utilità.

 

- ONERI IMPRESE, -450 MLN. Vengono diminuiti gli oneri per le imprese, tra i quali alcuni legati alla sicurezza sul lavoro, e questo comporterà risparmi per 450 milioni di euro.

 

Il commento del ministro Lupi

«Questo decreto dà un segnale politico molto importante e rafforza il governo», ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi al Corriere della Sera. «Abbiamo sostenuto le opere necessarie per Expo che sarà occasione di rilancio per il Paese, come il premier ha detto fin dal suo insediamento. E ne abbiamo volute altre che abbiamo giudicato indispensabili: dalle linee metropolitane di Roma e Napoli al quadrilatero delle Marche. Ma poi abbiamo pensato alla necessità di garantire una manutenzione a strade, ponti e viadotti; abbiamo pensato ai nodi ferroviari e alle scuole. Abbiamo cercato di aiutare i Comuni sotto i 5 mila abitanti perché sono presidio del territorio. E ci siamo occupati del settore nautico, rivedendo norme del passato troppo penalizzanti e cercando di favorire questo settore turistico». Quanto al giro-cassa, Lupi ha precisato: «Facciamo chiarezza nessuno ha toccato il terzo valico, nè la Torino-Lione. Abbiamo semplicemente usato i flussi di cassa, perché qui si tratta di opere che devono essere cantierizzate subito e là di interventi annunciati, ma previsti negli anni a venire. Per intenderci: la Tav per noi resta strategica e i 2,9 miliardi di euro sono confermati». Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha spiegato che c'è «un utilizzo temporaneo di risorse già allocate ma che non verrebbero utilizzate nel breve periodo in quanto l'avanzamento dei lavori - è questo il caso della Tav Torino-Lione, per il quale è , in corso l'approvazione del progetto definitivo - non lo rende necessario». Per il ministro «non c'è nessun definanziamento» ed «è doveroso e saggio in un momento come questo non lasciare le risorse ferme e inutilizzate». Lupi garantisce inoltre che «tali risorse verranno prontamente riallocate» e ricorda anche che risorse per il Terzo Valico sono previste «nel decreto all'esame del Parlamento che verrà convertito entrò il 21 giugno».

 

Mario Avagliano