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8 ottobre 2013Generale
Expo: pronto il 50% dei lotti previsti
I primi 30 lotti per la costruzione dei padiglioni per Expo Milano 2015 saranno consegnati entro dicembre, in pratica il 50% degli spazi assegnati ai paesi partecipanti che realizzeranno i loro padiglioni, con uno step al 75% a febbraio 2014 ed entro aprile la completa assegnazione. Mentre a novembre prossimo, toccherà all'area di "Palazzo Italia".
A dare il passo dei lavori in vista dell'evento di aprile 2015 il commissario Giuseppe Sala, in apertura dell'International partecipants meeting che si svolge a Torino, in collaborazione con il Bie, Bureau International des Expositions. A quota 134 i paesi partecipanti, «oltre il tetto di 130 che ci eravamo dati nel 2010» riassume Sala. L'86% della popolazione mondiale, in sostanza, sarà rappresentata nell'evento di Milano. Sono 65 i contratti di partecipazione già siglati, altri 10 saranno firmati oggi, giornata conclusiva dei lavori. E 112 i commissari nominati finora, «questo vuol dire – spiega Sala – che ci sono controparti chiaramente definite nella gestione dei rapporti con i partecipanti».
Mancano all'appello Stati Uniti e Inghilterra. «Con quest'ultimo paese – spiega Sala – stiamo trattando in queste settimane, quanto agli Stati Uniti, hanno bandito una manifestazione di interesse e stanno vagliando i 5 progetti arrivati, visto che la legge federale non permette il finanziamento diretto di eventi come l'Expo. Sono tranquillo sul fatto che la loro adesione arriverà, piuttosto mi preoccupano i tempi che rischiano di allungarsi».
Una rappresentanza delle 120 delegazioni ha visitato il cantiere a Rho (Milano), dove si stanno effettuando gli interventi di infrastrutturazione con 800 addetti. Ai delegati è dedicata la due giorni di lavoro di Torino, con la condivisione delle linee guide per i lavori. E a loro si rivolge Sala quando sottolinea la necessità «di consegnare i progetti preliminari dei padiglioni nei tempi corretti, in modo da procedere con l'assegnazione dei lotti, l'implementazione dei progetti e la realizzazione degli interventi».
Fissata la scaletta dei lavori: preparazione entro giugno 2014, urbanizzazione entro novembre 2014, con aree e edifici completi entro febbraio 2015.
In vista dell'Expo, sono attesi tra i sei e gli otto milioni di visitatori stranieri, cifra che arriva a 20 milioni se si considerano anche gli italiani, con ricadute economiche stimate, secondo uno studio dell'Università Bocconi di Milano, in 10 miliardi nel medio periodo.
Il tema dell'Expo, sintetizza Sala, dedicato all'alimentazione, «promette di lasciare il segno e di destare grande attenzione: all'Expo di Milano si mangerà il meglio della cucina italiana, si pensi che da sola Eataly di Oscar Farinetti ha prenotato 6mila metri quadri di esposizione dedicata alla cucina regionale». In macronumeri, nei giorni dell'esposizione entreranno nel sito dell'Expo 300 tonnellate di food e beverage e usciranno 100 tonnellate di rifiuti.
Una sfida organizzativa e della logistica, per un evento che, 5 giorni su 7, sarà aperto fino alle 23,30. «Gli investimenti diretti da parte dei 60 paesi che costruiranno autunomamente i loro padiglioni – aggiunge Sala – ammontano a un miliardo di euro. Si tratta di ricadute economiche importanti anche per le imprese artigiane italiane». Quanto ai partner privati, sono 13, per un totale di 300 milioni di contributi sia sotto forma di fondi che di servizi.
In vista del 2015, si rafforza l'asse Torino-Milano: il sindaco di Torino Piero Fassino parla di una «straordinaria occasione per il nostro Paese». Ed è anche all'esperienza delle Olimpiadi invernali del 2006 che Sala guarda: «Mutueremo – dice – la parte relativa al coinvolgimento dei volontari, stiamiamo potranno essere 18mila quelli coinvolti per l'Expo».