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17 ottobre 2013Logistica e intermodalità
Assologistica: urgente l'integrazione tra porti, interporti e aeroporti
Pubblicato giovedì 17 ottobre 2013
Assologistica, che ha presentato nel corso della audizione 7 emendamenti ai testi S120 e S370, pur apprezzando l’introduzione dei sistemi logistico-portuali negli impianti, ha sottolineato l’inderogabile urgenza di fare delle scelte che tengano conto delle possibili integrazioni tra porti, interporti (anche privati) e aeroporti e dei loro bacini di traffico e guardino al territorio come integratore tra imprese, settori produttivi e società.
Andrea Gentile, Presidente del Raggruppamento dei terminalisti portuali di Assologistica, che rappresenta unitamente ai terminalisti portuali anche tutti gli altri operatori della catena logistica delle supply chains, ha quindi sottolineato la necessità di passare dal concetto di distretto industriale a quello di distretto logistico, come enunciato nel piano della Logistica del 2006. Dopo aver apprezzato l’introduzione nei testi di primi elementi di normativa sulle espansioni e sui prolungamenti di durata delle concessioni dei terminalisti portuali, ha infine espresso il parere positivo di Assologistica sulle semplificazioni introdotte, come la modifica delle procedure di approvazione del piano regolatore portuale in tempi certi e un coerente coinvolgimento delle istituzioni interessate con un'accentuata funzione regolatrice e di coordinamento delle Autorità Portuali.
Tuttavia, l’Associazione ha evidenziato l’inefficacia di queste come di altre norme in materia portuale e logistica se continuerà a mancare un quadro programmatico generale sviluppato in un’ottica di sistema della portualità nazionale. Ogni porto ha una propria funzione su un’area di influenza e su specifici segmenti merceologici o su tipi di vettore e la funzione programmatoria dello Stato – coerente con valutazioni pertinenti sui mercati contendibili come quella svolta in sede comunitaria – dovrebbe indicare alle Autorità Portuali il fine da perseguire e mettere fine alla anarchia delle ambizioni localistiche.
È infine necessario allinearsi all’Europa, corrispondendo di più nella filosofia legislativa e nelle definizioni normative al disegno programmatico riguardante traffico transoceanico, transhipment e connessioni con le reti TEN-T, definendo i porti di sistema da far coincidere con il “core network” individuato dalla Unione Europea.
“Abbiamo notato con piacere un forte interesse da parte dei Senatori della Commissione, con un livello di discussione sugli emendamenti da noi presentati che cogliamo, molto positivamente, come una nuova attenzione verso la nostra categoria” ha commentato a margine il Presidente del Raggruppamento portuale terminalistico di Assologistica, Andrea Gentile.