Dalla Rho-Monza alle viabilità di Segrate e Cascina Gobba. Sono tra i tasselli infrastrutturali strategici per il potenziamento del sistema lombardo in chiave Expo inclusi nel nuovo Piano finanziario 2013-2017 che Milano-Serravalle ha inviato alla struttura di vigilanza del MIT. Di seguito qualche anticipazione, mentre per tutti i dettagli rimandiamo al prossimo numero di leStrade
di Fabrizio Apostolo
Operazione riassetto e sviluppo. Con più di un occhio puntato alle nuove tecnologie e alla sostenibilità ambientale, da declinare sia sul fronte dei veicoli sia su quello dell’infrastruttura. È la sintesi di un programma complessivo composto da un “Piano” con la maiuscola - il Piano economico‑finanziario 2013‑2017 - e insieme da una serie di sperimentazioni e interventi finalizzati a non lasciare nulla di intentato se si tratta di migliorare - attraverso la tecnica - uno dei territori più “complicati” del Paese dal punto di vista del traffico e dell’infrastrutturazione.
Il nuovo Piano convenzionale di Milano‑Serravalle è dunque pronto. Già inviato all’esame del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e di quello dell’Economia, canali obbligati per approdare al Cipe. Stiamo parlando - spiega a leStrade il direttore generale di Serravalle, l’avvocato Mario Martino - di “un piano decisamente ambizioso, che prevede investimenti sia in nuove opere autostradali, sia nella riqualifica di quelle esistenti, per un importo di oltre 650 milioni di euro in cinque anni”, e stiamo parlando di un programma impegnativo in cui risultano cruciali gli obiettivi del primo periodo, che dovranno essere attuati entro l’inizio di Expo 2015. “Questa molteplicità di interventi - continua Martino - ha portato la società a potenziare e riorganizzare la direzione tecnica”.
E proprio con l’avvocato Martino e con il direttore tecnico di Milano‑Serravalle, l’ingegner Giuseppe Colombo (a sinistra, accanto a Martino, nella foto), leStrade ha avuto la possibilità di fare il punto su quelli che sono e che saranno i “motori” di sviluppo della concessionaria, a partire da grandi opere quali la Rho‑Monza (lotti Serravalle) o il completamento della viabilità di collegamento con il centro intermodale di Segrate, per proseguire con ulteriori opere che “scavalcheranno” temporalmente Expo quali il riassetto del nodo di Cascina Gobba, sull’A51 Tangenziale Est di Milano.
Se poi passiamo dai macro-interventi a quelli più puntuali, da evidenziare è l’imminente riconfigurazione delle piste di uscita dalla A7 in corrispondenza della barriera di Milano Ovest, con l’introduzione di nuove piste telepass centrali per risolvere il problema di incrocio dei flussi di traffico diretti a Milano centro con quelli che si immettono sulla Tangenziale Ovest. Infine, le iniziative mirate a favore di sicurezza, ambiente, mobilità intelligente e informazione all’utenza. Tra soddisfazione per programmi di implementazione in fase di completamento (vedi i PMV) e richiamo verso nuove sfide (aumento dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e mobilità elettrica).
L'articolo completo sarà pubblicato su leStrade ottobre 2013, sezione Autostrade, contestualmente a un focus di approfondimento sul nuovo sistema autostradale lombardo.