Il responsabile del dicastero delle Infrastrutture: “Nella prossima programmazione delle risorse valuteremo ulteriori interventi per completare quest'opera”.

«La sfida vera che abbiamo qui in provincia di Lecco, come in Lombardia e in tutta Italia è quella, finalmente, di non solo parlare di infrastrutture fondamentali, ma di realizzarle. I cittadini sono disillusi nei confronti della politica e delle istituzioni e l'unico modo per riconquistare questa fiducia è dimostrare quel che si fa: questo il senso, direttamente dalle parole del ministro per le Infrastrutture, della visita di questo pomeriggio al cantiere del secondo lotto della Lecco-Bergamo di Maurizio Lupi.

«Qui a Lecco siamo in un tessuto imprenditoriale fatto di piccole e medie imprese, ed è evidente che la competitività si gioca soprattutto su infrastrutture adeguate. Nella prossima programmazione delle risorse valuteremo ulteriori interventi per completare quest'opera», ha poi aggiunto Lupi (in foto a sinistra), atteso anche da un vertice in Provincia con l'assessore Simonetti e il presidente Nava per studiare l'andamento dell'importante opera pubblica.

 

Quello in costruzione tra Chiuso (Lecco) e Calolziocorte è un lotto dal valore complessivo di 92,3 milioni di euro, che si snoderà in galleria per 2,3 km, permettendo ai 25mila veicoli che vi transitano ogni giorno di bypassare il centro di Vercurago.

 

La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2017 e l'inizio del 2018. Rimarranno poi da costruire l'ultimo lotto lecchese, ancora da finanziare, che collegherà Calolzio con il ponte Cesare Cantù, e il lotto bergamasco di Cisano, per il superamento del passaggio a livello che è finanziato al 75 per cento.

 

Presente al sopralluogo del Ministro anche l'ex senatore leghista, Roberto Castelli, attualmente impegnato insieme alla Provincia di Bergamo a reperire gli ultimi 9 milioni di euro necessari al lotto di Cisano, già promessi dal Governo: «La Lecco-Bergamo – ha detto Castelli dialogando con Lupi – è un'opera di interesse strategico perché collega la Valtellina con la Pedemontana. Si tratta di una infrastruttura dal valore di quasi 1 miliardo di euro, ma con risvolti importantissimi dal punto di vista turistico. La dimostrazione è Bobbio che da quando c'è la nuova strada attira più turistici di Madesimo».

Infine hanno preso parte al sopralluogo al cantiere anche i rappresentanti dei cittadini di Chiuso (Lecco): «abbiamo fatto presente al Ministro Lupi – spiega Natale Passoni (in foto a destra) – le nostre preoccupazioni, come la svalutazione delle case nei pressi delle rampe d'accesso; la stabilità delle abitazioni di via Morazzone, che sono appoggiate sul terreno, prive di fondamenta e sotto cui transita a 15 metri di profondità la galleria. Inoltre abbiamo il timore che finiscano i soldi o che scompaia la Provincia di Lecco e l'opera non venga così ultimata».