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20 gennaio 2014Generale
Expo 2015 sceglie il partner per la logistica
l general manager dell'Operations Division di Expo 2015 Spa, Ottorino Passariello spiega il lavoro da svolgere in attesa della nomina di un partner ufficiale per attività di trasporti e spedizioni. Seconda gara da 1,8 milioni di euro per gestire la supply chain.
L'Expo di Milano, oltre che un'importante vetrina mondiale che – stimano gli organizzatori – potrebbe richiamare oltre venti milioni di visitatori, rappresenterà anche un'imponente sfida logistica per il trasporto delle merci. Expo 2015 Spa, la società incaricata di organizzare la manifestazione, dopo un primo tentativo andato a vuoto la scorsa estate, ha indetto una seconda gara (tecnicamente una Request For Proposal) per individuare un fornitore logistico "che si occupi dello sviluppo e della gestione operativa di soluzioni logistiche per la supply chain" della manifestazione. Le buste sono state aperte nei giorni scorsi e a breve si saprà chi si è fatto carico di questa responsabilità.
Ottorino Passariello, general manager dell'Operations Division di Expo 2015 Spa, spiega che "Le offerte ricevute sono in questi giorni in fase di analisi tecnica ed economica da parte della commissione giudicante, che nelle prossime settimane chiuderà la selezione nominando lo Smart Logistics Provider. La RFP ha avuto una positiva risposta da parte di importanti provider logistici italiani e internazionali". D'altronde le condizioni del bando non lasciavano speranze alle piccole e medie imprese italiane.
"Il valore della collaborazione – si legge nel testo della gara - è complessivamente di circa 1,8 milioni di euro (IVA esclusa), con una componente value in kind (cioè pagamento in beni o servizi direttamente forniti dal partner) di importo non inferiore al 70% del valore stimato della RFP". In pratica, l'operatore logistico ottiene la possibilità di fare contratti con tutti i Paesi partecipanti e, per il 70% che fornisce in value in kind a Expo 2015, avrà un ritorno in termini di visibilità a livello mondiale.
La stima del ritorno, secondo Expo 2015 Spa, è valutata intorno a 1,5 milioni di euro, sulla base delle previsioni realizzate sui servizi per i vari Paesi. "Si tratta però di un valore variabile, anche in funzione della capacità che l'operatore avrà nel vendere i servizi nella fase pre-evento, per i quali non esiste esclusiva (ad esempio trasporto internazionale e magazzinaggio)". I candidati (imprese singole, consorzi, cooperative e raggruppamenti temporanei d'impresa) devono essere accreditati presso l'Agenzia delle Dogane e essere in possesso della certificazione AEO full (operatore economico autorizzato).
Il partner logistico ufficiale dell'Expo dovrà occuparsi di gestione magazzino, consegne al sito espositivo, handling all'interno del sito, spedizioni nazionali, internazionali, pratiche doganali e stoccaggio. Le merci movimentate saranno, in particolare, allestimenti (architettonici, arredamenti padiglioni, materiali promozionali, piante/sementi), merci speciali (opere d'arte, merci pericolose, capi appesi), materiali per eventi (allestimenti, sedie, transenne), articoli personali, articoli di vendita (fashion, calzature, hi-tech, personal care), materiali di cancelleria e materiali a supporto dell'operatività del sito.
Tutto, insomma, tranne i prodotti alimentari (merce strategica visto che il tema dell'Expo 2015 è "Nutrire il pianeta, energia per la vita") perché l'Official Food Distribution Partner di Expo sarà Coop Italia, che si è aggiudicata un appalto da dieci milioni di euro. Il servizio di corriere espresso, invece, è andato a SDA Express Courier.
Dal punto di vista delle direttrici di traffico che seguiranno le merci, Passariello spiega che, "Per far fronte ai volumi e al grande numero delle aree di provenienza, il sistema dell'Expo 2015 sfrutterà i corridoi logistici italiani più adatti e importanti a seconda della tipologia e dell'origine delle merci. Per quanto riguarda il traffico navale via container, certamente i porti del Nord Italia saranno i principali punti di arrivo. Il traffico cargo aereo si concentrerà principalmente sugli aeroporti di Malpensa (per la sua locazione geografica limitrofa al sito) e di Fiumicino (importante snodo cargo italiano). In ultimo, l'intermodalità avrà un ruolo fondamentale per tutto il traffico via terra coinvolgendo i principali interporti del settentrione".
Nicola Capuzzo