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9 marzo 2014Generale

Lupi: Orio non e' penalizzato Pedemontana pronta nel 2017

 Le infrastrutture come chiave di rilancio del sistema Paese. Restando con i piedi per terra e lavorando sulle ferrovie e i pendolari («La vera sfida dei prossimi 3 anni»), così come sulle autostrade in Lombardia: «La Pedemontana sarà pronta, tutta, per il 2017». Ma anche alzando lo sguardo a quel Piano degli aeroporti che mette ordine «e vuole fare, appunto, sistema». E che per il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi (Ncd), «non ha alcuna intenzione di penalizzare scali come Orio al Serio».
 
La Lombardia è al centro dell’azione del suo ministero.
 
«È il cuore pulsante del sistema produttivo italiano e, se vogliamo permettere alle nostre imprese di essere competitive, le infrastrutture sono fondamentali. Inoltre l’anno prossimo c’è Expo, una grande opportunità per tutto il Paese: avevamo il dovere di dare un contributo serio per far tornare la Lombardia competitiva».
 
Resta il nodo Pedemontana, però.
 
«Sarà realizzata, tutta, entro il 2017. Domani s’insedia un tavolo permanente per monitorare gli ultimi adempimenti sulle infrastrutture insieme alla Regione».
 
Costa 4 miliardi: dove li troviamo?
 
«1,3 li metterà il governo, il resto la concessionaria Cal: il primo tratto sarà pronto tra agosto e settembre, quello che serve per l’accesso all’Expo ad aprile 2015. Ma il governo, al primo Cipe, porterà la defiscalizzazione di tutta l’opera, per circa 400 milioni di euro. E vorrei anche ricordare Brebemi, Teem e l’ulteriore implementazione dell’Alta velocità ferroviaria: stiamo realizzando la Treviglio-Brescia e abbiamo accelerato con la Legge di stabilità i tratti Brescia-Verona e Verona-Padova».
 
Ma ai pendolari sembra non pensarci nessuno.
 
«Quando si è insediato il nuovo Cda delle Ferrovie, l’abbiamo sfidato a ripetere gli eccellenti risultati dell’Alta velocità: la vera sfida dei prossimi 3 anni deve essere il trasporto locale».
 
Alziamo lo sguardo: il Piano degli aeroporti ha suscitato molte polemiche.
 
«Mi sono sembrate strumentali. Questo è un Paese che sconta un ritardo frutto dell’incapacità di fare sistema. Abbiamo regioni con 3-4 aeroporti vicini che invece di fare concorrenza al mondo se la fanno tra loro. Il Piano per la prima volta fa delle scelte: ragiona cioè per grandi aree e sistemi, senza penalizzare nessuno».
 
Nemmeno Orio?
 
«Ma proprio no. Per il Nordovest il perno è Malpensa, ma è una pura constatazione: intorno si sviluppano scali d’interesse nazionale, come Orio e Linate».