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28 aprile 2014Generale

Expo Milano 2015, infrastrutture in affanno a un anno dal via: il punto

Rho-Monza a rischio per colpa della Via, rinvio Cipe sulla Pedemontana, in affanno anche la Tem - Niente da fare per gli aeroporti: non ci saranno la M4 per Linate e il treno T1-T2 di Malpensa
Manca un anno al primo maggio del 2015 quando a Milano l'Expo aprirà i battenti, ma rimane aperta l'incognita infrastrutture con la Rho-Monza ancora bloccata, la viabilità di Cascina Merlata ancora incerta e il collegamento ferroviario di Malpensa tra i due terminal T1 e T2 che non sarà ultimato in tempo. Nessuna novità per quanto riguarda la Metro 4 al posto della quale deve essere ancora individuato un trasporto sostitutivo.
 
Davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, ha illustrato lo stato di avanzamento delle opere che consentiranno l'accesso al sito dell'esposizione universale. Un report frutto del lavoro del Sottotavolo sulle infrastrutture. «Attendiamo risposte dal Governo. Per esempio - ha fatto notare il presidente lombardo – mancano ancora i provvedimenti di Via da parte del Ministero dell'Ambiente per la Rho-Monza oppure per la Pedemontana manca ancora la defiscalizzazione».
Al tavolo Lombardia prendono parte gli attuatori dei singoli interventi (ANAS, ATM, MM, le società autostradali, RFI, Trenord) con lo scopo di agevolare la condivisione e corresponsabilità degli obiettivi, per raggiungere il completamento delle opere. 
 
La situazione delle opere autostradali è da tempo chiara, l'unica vera difficoltà è rappresentata da Pedemontana che sicuramente vedrà completato solo il primo lotto e forse la seconda tratta, la B1 ma dipenderà dalla situazione finanziaria. In gioco c'è lo sblocco della defiscalizzazione ma anche tutto il problema legato alla solidità societaria e all'equity. 
 
Meno incertezze ci sono sul fronte Tem, la cui messa in esercizio dell'arco di connessione a Brebemi è previsto per il prossimo luglio mentre il completamento di tutta l'opera è programmato per l'avvio dell'Esposizione ma bisognerà pigiare sull'acceleratore visto che l'avanzamento dei lavori non è ancora giunto al 50% delle opere. 
 
Nessuna sorpresa invece su Brebemi il cui completamento è fissato per luglio 2014 con l'inaugurazione. 
 
Le incertezze poi riguardano la Rho-Monza perché per il lotto 3, di competenza Autostrade per l'Italia, proseguono le attività di bonifica dagli ordigni bellici e siamo ancora all'acquisizione delle aree. Ma c'è fiducia di arrivare alla fine di questa parte, strategica per aprile 2015, sul filo del rasoio. Per i Lotti 1 e 2, invece di competenza di Serravalle, ci sono maggiori incertezze visto che in parte la società è posseduta dalla Provincia di Milano e che queste quote devono passare alla Regione Lombardia entro 90 giorni in base a quanto stabilito dalla legge Delrio con l'impegno poi che la Regione restituisca alla Città Metropolitana di Milano al termine di Expo. Inoltre come spiega Maroni: «Sulla Rho-Monza il Ministero dell'Ambiente (di intesa col Ministero dei Beni Culturali) deve ancora fornire la formale ottemperanza del progetto esecutivo alle prescrizioni del decreto VIA. Se e fino a quando il Governo non interviene i lavori sono fermi. La Commissione VIA si radunerà il 9 maggio e subito dopo dovrà intervenire l'atto ministeriale di chiusura della procedura». Intanto sono stati presentati al Tar alcuni ricorsi contro l'opera, ma lo scorso 24 aprile sono state rigettate le istanze di sospensione dei lavori. 
 
In difficoltà anche la viabilità con Cascina Merlata altra opera di competenza della Provincia di Milano che comunque per la Regione sarà conclusa in tempo per l'avvio della manifestazione, ma l'avanzamento però è al 3% solo. 
 
Sempre per quanto riguarda le connessioni più prossime all'area della manifestazione, il collegamento tra la fermata di metropolitana Molino Dorino e l'A8 è al 63% ma i lavori saranno conclusi per l'Expo. 
Stesso discorso per la tratta Zara-Expo i cui lavori sono al 20% ma il vero ostacolo era rappresentato da un ricorso al Tar che aveva portato ad una sospensiva dei lavori, sentenza successivamente respinta dal Consiglio di Stato. 
 
Dimenticata la possibilità di avere la nuova M4, la metro operativa dall'aeroporto di Linate non c'è ancora certezza su come il traffico proveniente dallo scalo sarà drenato.
 
Mentre per la M5 l'altra nuova metro arrivata con l'Expo le principali stazioni (Domodossola, Lotto, San Siro) saranno operative per aprile 2015. Ma come ha sottolineato Maroni, c'è anche un problema di trasporto suburbano: «I servizi di trasporto per Expo – ha spiegato – richiedono un notevole incremento rispetto alle frequenze attuali e un incremento del costo di gestione pari rispettivamente a 25 milioni per quello ferroviario suburbano e circa 50-60 milioni per quello metropolitano. Tali costi devono ancora trovare copertura finanziaria».
Come ancora devono essere trovate le risorse per la Rho-Gallarate: circa 400 milioni.