DOCUMENTI
Ultimi Documenti
Ricadute economiche, occupazionali e ambientali di A35 Brebemi sul territorio - 2019
10 luglio 2014Trasporto stradale
Scoppia la vertenza del gasolio in Valtellina
Multe per complessivi sei milioni di euro nei confronti delle imprese di autotrasporto della Valtellina che si riforniscono nei distributori della zona extra-doganale di Livigno. Possono farlo, ma usando "serbatoi normali". E molti, secondo i doganieri, non lo sarebbero.
Le imprese di autotrasporto della Valtellina usano frequentemente i distributori di Livigno, città italiana che gode i benefici della extra-territorialità doganale, quindi sono offre un prezzo del gasolio notevolmente inferiore a quello praticato nel resto dell'Italia (poco più di un euro al litro). La legge lo consente, a condizione che si riempia solamente il serbatoio del veicolo, dichiarando alla Dogana il quantitativo acquistato. Ma sui camion, a differenza delle autovetture, si possono installare serbatoi maggiorati e supplementari, che possono raggiungere una capacità totale di mille litri, offrendo così enormi risparmi per ogni pieno.
Ora, però, la Dogana ha stretto la vite e contesta molti di tali acquisti, sostenendo che i serbatoi devono avere una dimensione "normale". Così, hanno chiesto, anche retroattivamente negli anni, i diritti doganali agli autotrasportatori, con un'imposizione complessiva di circa sei milioni di euro e richieste singole che superano i centomila euro. Quindi, è esplosa la protesta degli autotrasportatori, che ritengono illegittime tali richieste.
La vicenda ha prodotto anche un'interrogazione parlamentare da parte del senatore valtellinese Jonny Crosio, della Lega Nord, che chiede ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico di fornire una definizione univoca di "serbatoio normale" e di sospendere le contestazioni e le richieste di pagamento. Inoltre, chiede un Tavolo di concertazione per trovare una soluzione comune.
Il punto della questione è che cosa si considera un "serbatoio normale": quello montato in fabbrica dal costruttore del camion (come ritiene la Dogana), oppure anche quello maggiorato o supplementare, che comunque viene omologato dalla Motorizzazione e segnato sul libretto del veicolo? Ora spetta ai ministeri interessati fornire una risposta chiara e univoca.