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21 luglio 2014Trasporto stradale
La strategia di Brebemi: 'Con noi risparmi sull'usura dell'auto'
Per convincere chi viaggia a spendere dai 15 ai 20 centesimi al chilometro
di Armando Di Landro e Fabio Paravisi
Si limano gli ultimi comunicati e le ultime schede da inserire in cartella stampa negli uffici della Consilium, la società milanese che cura la comunicazione di Brebemi spa. Ultimi ritocchi, per una strategia di lancio della nuova autostrada che sia il più ficcante possibile, sperando che tramite i mass media la direttissima possa partire al meglio, facendo gola agli automobilisti tra le province di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi e Milano. Ma non solo: il target della nuova autostrada non può esaurirsi solo nei residenti della Bassa Bresciana e Bergamasca. L’obiettivo vero è drenare traffico dall’A4, ovvero sfruttare quelle migliaia di veicoli che ogni giorno dal Nord Est e dalla zona orientale della provincia di Brescia si spostano verso Bergamo e Milano. Chi arriverà da tutta quell’area a cavallo tra Veneto e Lombardia vivrà la nuova arteria come una vera occasione? Gli ostacoli non mancano.
Il collegamento tra l’A4 e la Brebemi non sarà così immediato: l’ipotesi più probabile è che gli automobilisti possano lasciare l’autostrada storica a Brescia Ovest, prendendo la nuova bretella che porterà fino alla barriera Brebemi, prima di Chiari: un percorso di circa 10 chilometri, quindi, per trovarsi sulla nuova autostrada, percorrerla tutta e arrivare fino a Melzo. Da lì il collegamento con la Cassanese, a Nord, o la Rivoltana, a Sud, tramite il primo arco della nuova Tangenziale Esterna Milanese, che sarà inaugurata anch’essa mercoledì. Questo il percorso da rendere appetitoso, non senza il nodo dei costi. L’uscita del responsabile trasporti di Legambiente Dario Balotta, circa un mese fa, aveva infastidito e non poco la società di progetto Brebemi. Il referente dell’associazione ambientalista aveva parlato di un costo, riferendosi naturalmente ai pedaggi, di 19 centesimi di euro al chilometro. Quasi il triplo rispetto ai 7 centesimi dell’A4. La società, dopo pochi giorni, era uscita allo scoperto, con un semplice dato: 15 centesimi ogni mille metri. Quindi un costo netto di 6,2 euro per percorrere i 49 chilometri dalla barriera bresciana a quella milanese di Liscate.
Ma sui pedaggi non è finita: l’indiscrezione delle ultime ore riguarda infatti un costo di 20 centesimi al chilometro in base al casello d’ingresso e alla viabilità utilizzata per arrivare ai caselli. Significa, ad esempio, che sfruttare la bretella tra la A4 Brescia Ovest e la Brebemi, per poi accedere al casello, comporterà comunque una maggiorazione del pedaggio rispetto al costo base di 15 centesimi al chilometro. E in definitiva, i costi per percorrere tutta la nuova autostrada tra Brescia e Milano, potrebbero variare tra i 6,2 e gli 8,1 euro. Sono numeri che non avvantaggiano di certo la direttissima rispetto all’A4, che continua a viaggiare attorno ai 6 euro se si considera la tratta Brescia Ovest - Barriera Est di Milano, lunga più di sessanta chilometri. C’è però un asso nella manica, che Brebemi intende sfoderare proprio nel giorno dell’inaugurazione. La parola d’ordine è «ammortamento». La società sarebbe pronta a presentare uno studio, probabilmente realizzato da un giornalista specializzato nel settore delle strade, che dimostrerebbe la possibilità di risparmiare sull’usura della propria automobile. Un’arteria nuova, senza avvallamenti consolidati dal tempo e dal flusso dei veicoli, almeno a medio termine potrebbe garantire un «risparmio» sull’ammortamento della vettura del 25%. Da dove nasca il risultato finale di questo calcolo piuttosto particolare non è ancora noto. Ma sarà comunque uno dei punti di forza della strategia comunicativa dei prossimi giorni.
La sfida inizierà mercoledì, con un fardello non certo leggero da sostenere: l’autostrada è costata 2,4 miliardi di euro, inclusi gli oneri finanziari, garantiti dalla Cassa depositi e prestiti e da un’ampia cordata di banche. Tutto da ammortizzare con gli incassi dei pedaggi.