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27 ottobre 2014Generale

Matteo Zanetti sull'Expo: Se tutti lavorano ce la faremo Piano da 3 milioni per i grandi eventi

Mancano esattamente 216 giorni all’Expo 2015, e per arrivare pronta all’appuntamento Bergamo deve fare gioco di squadra. Ne è convinto MatteoZanetti, vicepresidente della Camera di Commercio con delega ad Expo, in cabina di regia nel coordinamento dei vari enti del territorio. «L’Expo sarà un’occasione per garantire a Bergamo una visibilità che forse, in ambito internazionale, non ha mai avuto».
Il sindaco Giorgio Gori, però, ieri in un’intervista al «Corriere» ha definito «un’urgenza» la progettazione di eventi in vista di Expo. C’è il rischio di arrivarci con il fiato corto? 
«Bisogna correre e impegnarsi sugli obiettivi di competenza. Da una parte troviamo il pubblico, che punta a opere come la riapertura della Carrara; dall’altra ci sono le imprese. In questo senso la Camera di Commercio si sta spendendo da tempo con generosità di uomini e risorse. Finora ho trovato grande collaborazione e unità di intenti: se continueremo con questo clima positivo tutti gli obiettivi potranno essere colti».
Si era parlato di una fiera della meccanica per l’agroindustria, da realizzare durante Expo al Kilometro Rosso. Si farà?
«Siamo alle battute conclusive per capirlo, ma all’appello mancano risorse importanti per l’organizzazione». 
A giugno i vostri interlocutori a Palafrizzoni sono cambiati: com’è oggi il rapporto con l’amministrazione? 
«Tra le tante problematiche cittadine che Gori ha dovuto affrontare appena eletto c’è anche la questione relativa ad Expo. Fortunatamente la Camera di Commercio, da circa un anno, aveva già assunto un ruolo di coordinamento, che si è concretizzato in una serie di azioni già esecutive come la manifestazione di febbraio scorso con i 70 Paesi “cluster”, e la partecipazione al Padiglione Italia già programmata insieme a Comune, Provincia e Università. Sia con Gori che con l’assessore delegato, Nadia Ghisalberti, ci siamo incontrati molte volte in via ufficiosa per lavorare su una strategia comune, culminata nella presentazione ieri (giovedì, ndr) in Regione del progetto territoriale relativo ad Expo». 
Di cosa si tratta?
«Si chiamerà “Bergamo Experience 2015”, ed avrà un valore di oltre 3 milioni di euro, di cui il 50%, auspichiamo, sarà finanziato dal Pirellone. I dettagli verranno svelati nei prossimi giorni, ma il progetto prevede almeno tre grandi eventi, e numerosi altri a cascata. Il tutto è articolato in modo da garantire forte attrattività al territorio bergamasco, invogliando chi verrà a Milano durante Expo a visitare la nostra provincia». 
Ma la provincia non parte in seconda fila rispetto ad altre realtà della Lombardia?
«Premesso che a breve partirà una massiccia campagna comunicativa, non credo che il nostro territorio sia indietro rispetto al resto della regione, ovviamente Milano a parte. Anzi, l’evento con i Paesi cluster ci ha permesso di far conoscere Bergamo anche a chi non sapeva nemmeno dove fosse sulla cartina. Con Confindustria e Imprese e Territorio stiamo effettuando un sondaggio con le nostre imprese: vogliamo capire quali sono i Paesi per loro più strategici, le nostre aziende potranno poi incontrare i loro delegati al Padiglione Italia».
 
di Fabio Spaterna