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8 ottobre 2014Trasporto stradale

Ponte sull'Adda, competenze a provincia Cremona

La Provincia di Cremona subentra a quella di Milano nella progettazione definitiva ed esecutiva e delle funzioni di stazione appaltante delle opere di attraversamento del fiume Adda sulla ex Ss415 Paullese. Lo prevede l'atto aggiuntivo al Protocollo d'Intesa (sottoscritto nel 2011) firmato dall'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli, con il commissario della Provincia di Cremona Gianluca Pinotti e i rappresentanti delle Province di Milano e Lodi e dei Comuni di Spino d'Adda, Zelo Buon Persico, Paullo, e Pantigliate.
 
PAULLESE ARTERIA FONDAMENTALE - "Questa è un'occasione non banale - ha detto Cavalli - un passo piccolo, ma necessario per raggiungere un grande risultato. Regione Lombardia continua a credere in quest'opera e nella comune necessità di concentrare qui ulteriori risorse, perché la Paullese è un'arteria strategica, anche se il traffico è sempre intenso.
 
INTERVENTI PER 286 MILIONI DI EURO - L'intervento complessivo ha una lunghezza di 27,5 chilometri. "Il totale delle risorse necessarie - ha sottolineato Cavalli - è previsto in 286 milioni di euro". Lungo la tratta milanese, da Peschiera Borromeo a Spino d'Adda, è già stato aperto al traffico nel 2012 il primo lotto (fino alla Sp 39 'Cerca'). Il secondo verrà realizzato in più stralci funzionali. Del primo, in particolare, è stato approvato il progetto definitivo ed è in corso la gara per l'affidamento dell'appalto integrato (Sp 39-Tem). Il terzo lotto è quello, appunto, relativo al nuovo Ponte sull'Adda.
 
L'IMPEGNO DELLA REGIONE - "Con la sottoscrizione del Protocollo - ha spiegato Cavalli - Regione Lombardia si impegna a mettere in campo ogni azione utile per il reperimento delle risorse occorrenti, prioritariamente, per il finanziamento del nuovo ponte per un importo di 16,5 milioni di euro e per il finanziamento del secondo lotto, secondo stralcio, della tratta milanese, il cui costo è attualmente stimato in 23,5 milioni di euro". "La Paullese - ha aggiunto - è cantiere che va avanti. Tra opere fatte, in corso (apertura al traffico prevista per il 2015), che sono in gara e quelle che ci impegniamo a far partire trovando risorse diamo concreta garanzia che il potenziamento della Paullese sarà completato".
 
LA PROPOSTA DELLA PROVINCIA DI CREMONA - La proposta progettuale della Provincia di Cremona per quanto riguarda il ponte prevede una struttura a trave unica con 3 campate da realizzare tra quello esistente e quello di Bisnate. Ultimati i lavori, il ponte nuovo (a 2 corsie) sarà dedicato al traffico diretto verso Cremona, mentre le due corsie del ponte attualmente in esercizio saranno destinate al traffico diretto a Milano. Il ponte di Bisnate sarà riservato alle due ruote. La durata dei lavori è prevista in circa 2 anni. Gli altri interventi che il Protocollo prevede siano progettate a livello definitivo ed esecutivo dalla Provincia di Cremona e appaltate ed eseguite in sinergia e collaborazione con le Province di Milano e Lodi sono il raccordo viabilistico in Provincia di Cremona con il lotto Dovera - Spino; il raccordo con la viabilità esistente in Provincia di Lodi tra il nuovo ponte e l'abitato di Zelo Buon Persico.
 
VINCENTE IL GIOCO DI SQUADRA - L'assessore ha poi sottolineato come questa sia una "storia di successo", perché non sarebbe stato possibile trovare questi fondi se non ci fosse stato un costante confronto con tutti gli attori coinvolti: "Questo - ha detto - rappresenta un modello sul quale continuare ad investire".
 
IL PROLUNGAMENTO DELLA M3 A PAULLO E ZELO - A margine della sottoscrizione del Protocollo, l'assessore Cavalli ha ricordato che il Consiglio regionale ha sollecitato anche il prolungamento della Linea 3 della metropolitana da San Donato a Paullo e Zelo buon Persico. "Non possiamo negare che le infrastrutture stradali siano fondamentali - ha detto - ma dobbiamo consentire ai cittadini di spostarsi, usando non solo il mezzo privato, ma anche quello pubblico. Servono risorse economiche imponenti e per questo ci aspettiamo dallo Stato un'attenzione che oggi manca". L'assessore ha infatti sottolineato come per iniziare un lavoro di tale portata non si possa prescindere da stanziamenti statali che devono essere "pari almeno al 60 per cento della spesa complessiva".