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10 febbraio 2015Trasporto stradale
Accessibilita' viabilistica al sito Expo 2015
La strada Eritrea-Expo Lotto 1A, realizzata dal Comune di Milano
La Manifestazione espositiva Expo 2015 ha da subito richiesto un approfondito studio viabilistico per garantire un’idonea accessibilità al sito.
Gli accessi al sito avverranno dall’estremo Ovest per tutti gli arrivi con ferrovia o metropolitana, dall’estremo Est per i visitatori che arriveranno con navette su gomma e in parte dalla zona Sud (accedendo poi al sito con una passerella pedonale scavalcando autostrada e ferrovia).
La porta Est che dovrebbe dare accesso a quasi il 35% dei visitatori, nonché a tutti gli approvvigionamenti notturni necessari alla funzionalità del sito, necessita di un collegamento stradale affidabile.
Tale collegamento è in corso di realizzazione mediante due lotti stradali che consentiranno rispettivamente (Lotto 1A) di raggiungere il sito dalla rete cittadina e suburbana della zona Est e Nord-Est di Milano, e da una seconda porzione di infrastruttura (Lotto 1B) che consentirà alle percorrenze extraurbane e autostradali di sottopassare la ferrovia e agganciarsi alla porta Est del sito confluendo nell’ultima tratta del Lotto 1A.
Il Lotto 1A della strada di collegamento da Via Eritrea a Expo: i soggetti attuatori e l’affidamento dei lavori
Il Lotto 1A della strada in corso di costruzione consente di collegare la Via Eritrea alla porta Est del sito espositivo garantendo quindi un collegamento tra la città di Milano e il luogo della manifestazione fieristica.
Il soggetto attuatore dell’intervento è il Comune di Milano - Direzione Centrale Tecnica - che svolge con i propri Tecnici il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento; progettazione e Direzione dei Lavori sono state affidate alla Società Metropolitana Milanese SpA e l’Impresa realizzatrice delle opere è la Milesi geom. Sergio Srl di Gorlago (BG).
L’affidamento dei lavori è avvenuto mediante gara ad evidenza pubblica aggiudicata con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa assegnando ai partecipanti il 60% dei punti sulla base di parametri tecnici e il restante 40% sulla scorta di criteri economico-temporali.
Per privilegiare le soluzioni tecniche migliorative proposte dalle Aziende si è previsto che solo le offerte tecniche che avessero conseguito almeno 36 punti dei 60 disponibili potessero essere ammesse alla successiva valutazione della parte economica dell’offerta. Con tale scelta dei 12 partecipanti solo cinque hanno superato la soglia di ammissibilità tecnica e in particolare la Milesi geom. Sergio Srl ha saputo offrire interessanti migliorie soprattutto circa la riduzione degli impatti sul territorio minimizzando le interferenze con la viabilità ed i servizi esistenti.
Il tracciato plano-altimetrico
L’infrastruttura in fase di costruzione ha uno sviluppo di circa 1.800 m e vede una parte significativa del suo tracciato (602 m) realizzato in galleria.
La strada, classificata come Urbana di quartiere - Tipo E, è a due corsie per senso di marcia e si innesta mediante un’intersezione a raso semaforizzata sulla Via Eritrea. Da qui prende subito avvio la rampa Est di discesa alla galleria artificiale che sottopasserà il parco urbano con zona dedicata anche ad orti di quartiere, la Via Fabrizi, il nuovo centro sportivo calcistico dotato di campo a 11 e a 5 in erba sintetica con tribunetta e spogliatoi e l’importante nodo viabilistico di Largo Boccioni con i raccordi autostradali.
A Ovest di Largo Boccioni la strada ritorna in quota mediante la rampa Ovest e si innesta sulla Via Stephenson mediante un sistema di tre rotatorie realizzate per creare un sistema di circolazione che salvaguardasse la presenza della struttura alberghiera esistente e delle diverse realtà industriali e commerciali presenti in zona.
L’ultimo tratto, che conduce al sito espositivo Expo 2015, è costituito dalla riqualificazione della Via Stephenson mediante un riadeguamento della sezione stradale e la predisposizione dell’innesto con il Lotto 1B che raccoglierà il traffico proveniente dagli itinerari extraurbani.
Le tipologie e le tecniche costruttive
Dal punto di vista realizzativo sia le due lunghe rampe (Est e Ovest) che quasi tutto il sistema di gallerie sono stati eseguiti tramite scavo a cielo aperto, previa realizzazione di paratie laterali di diversa consistenza e profondità in funzione della spinta del terreno.
Alle paratie sono stati applicati fino a tre ordini di tiranti per contrastare i momenti flettenti indotti dai carichi. Eseguito lo scavo fino alla quota necessaria (–10 m circa dal piano campagna) si è realizzato un solettone in calcestruzzo armato (spessore 130 cm) additivato con prodotti che migliorassero le caratteristiche di impermeabilità del calcestruzzo stesso.
Al solettone di fondo è stato legato strutturalmente il setto centrale della galleria stradale che ha di fatto suddiviso in due canne separate la struttura. Il top della galleria è stato realizzato con tegoli prefabbricati accostati e con il relativo getto in calcestruzzo armato di completamento strutturale. Sulla sommità della galleria sono stati poi realizzati gli strati impermeabilizzanti mediante membrane bituminose protette da una cappa a base cementizia e da ultimo sono in corso di esecuzione le modellazioni superficiali con terreno vegetale.
Le sezioni stradali delle rampe Est e Ovest così come quella della nuova galleria vedono in destra un marciapiede di servizio e di emergenza, mentre tutta la viabilità pedonale e ciclabile resta in parallelo al tracciato stradale ma a quota campagna, ricucendo tutti gli itinerari già presenti e attraversando la zona a parco urbano di circa 15.000 m2 che verrà realizzata sulla sommità della galleria.
Di particolare complessità ingegneristica e realizzativa è stato l’adeguamento del sottopasso già esistente di Largo Boccioni con integrazione dello stesso nel tracciato stradale in corso di realizzazione. Infatti, Largo Boccioni era già dotato di un sottopasso stradale a doppio senso di marcia che consentiva di sottopassare il nodo autostradale mettendo in comunicazione appunto largo Boccioni, da cui i mezzi scendevano mediante due rampe a forte pendenza, e Via Stephenson al di là della viabilità ad alto scorrimento dell’autostrada e dei raccordi urbani alla stessa.
Qui è avvenuta forse la parte più delicata dell’intervento, in quanto la sezione del sottopasso non era congruente con quella della strada in costruzione né per la quota del piano di rotolamento né per la larghezza della sezione. Così è stato necessario approfondire il piano di fondo del sottopasso previa realizzazione delle necessarie opere di consolidamento a livello fondale della paratia centrale. L’abbassamento del fondo del sottopasso (che potrebbe essere soggetto a sottospinte in caso di particolare innalzamento della falda) ha reso necessaria la realizzazione di una rete di micropali valvolati che garantissero al solettone di fondo il giusto contrasto alle forze di galleggiamento.
Anche la larghezza del sottopasso è stata resa compatibile con la sezione stradale ricavando, grazie alla ridondanza della sezione del vecchio sottopasso, due piccole gallerie a quota più elevata: una dedicata alla viabilità ciclopedonale e l’altra a cunicolo per passaggio dei servizi a rete presenti numerosi nel nodo viabilistico di Largo Boccioni.
Le opere superficiali: il centro sportivo e il parco urbano
Oltre alla riqualificazione completa delle zone oggetto di intervento che comporterà la ripavimentazione pressoché totale della viabilità del quartiere e della zona attraversata dalla nuova strada, particolare rilevanza acquisiscono la ricostruzione del vecchio centro sportivo di Via Aldini e la realizzazione del nuovo parco urbano che si andrà ad inserire nella zona tra la Via Fabrizi e la Via Eritrea.
Per quanto riguarda il parco che darà continuità al tessuto urbano della zona storica di Quarto Oggiaro offrendo spazi ricreativi e orti urbani alla collettività, si tratta di fatto di un’importante opera di mitigazione ambientale offerta al territorio che, anche tramite le zone del parco con alberature fitte e ad alto fusto, consentirà di minimizzare l’impatto visivo ed acustico dell’infrastruttura ai residenti.
Il parco aprirà anche importanti connessioni ciclopedonali in direzione Nord-Sud tra l’abitato di Quarto Oggiaro e la stazione Certosa del passante ferroviario poco distante.
Conclusioni
L’asse stradale che collegherà Via Eritrea con il sito Expo 2015 riveste una particolare importanza per offrire una adeguata accessibilità al sito a tutti i visitatori che tramite navette raggiungeranno Expo dal centro città, così come consentirà tutti gli approvvigionamenti necessari alla vita del sito espositivo anche durante le ore di chiusura notturne.
L’infrastruttura rivestirà però una grande importanza per la città (in particolare per il comparto Nord) anche successivamente al periodo dell’esposizione consentendo di decongestionare la viabilità locale del comparto, in particolare del nodo di Largo Boccioni, e offrendo migliore comunicazione e collegamento alle diverse realtà commerciali-industriali presenti nella zona di Via Stephenson.
Parecchie sono e sono state le difficoltà incontrate nel corso della progettazione e della realizzazione delle opere tutte ad oggi brillantemente risolte grazie all’attività sinergica tra i vari soggetti che stanno operando: Ufficio del Responsabile Unico del Procedimento, Progettisti, Ufficio di Direzione Lavori e Impresa.
Particolare risalto va certamente dato all’Impresa esecutrice Milesi geom. Sergio Srl che, con Maestranze qualificate, mezzi d’opera e organizzazione tecnica di cantiere, sta eseguendo con buona resa qualitativa e nell’ambito delle tempistiche previste le complesse opere della strada che, dal 1° Maggio 2015, collegherà Milano al sito Expo 2015.