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16 febbraio 2015Generale
Un sistema integrato per le ciclabili del Lago di Garda. Intesa tra Franceschini e assessori regionali
Il sistema delle piste ciclabili attorno al Lago di Garda ha un ruolo strategico e prioritario per lo sviluppo del turismo nazionale. E’ quanto ha affermato oggi a Bit 2015, la Borsa internazionale del turismo che si è aperta ieri a Milano, in un incontro con l’assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento Michele Dallapiccola e i colleghi assessori al turismo della Lombardia, Mauro Parolini, e del Veneto, Marino Finozzi, il ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini. I tre territori e il ministero, questa la “pista di lavoro” proposta in occasione dell’incontro a quattro, lavoreranno assieme ad un progetto di sviluppo e potenziamento del “sistema bike Garda” sfruttando le opportunità d’investimento offerte dal Fondo per i comuni confinanti (ex fondi Odi) la cui operatività è stata rilanciata in occasione della trasferta romana di mercoledì scorso a Roma dei presidenti di Trento e Bolzano, Ugo Rossi e Arno Kompatscher.
In occasione dell’incontro alla Bit2015, i tre assessori al turismo di Trentino, Veneto e Lombardia hanno concordato l’intento di arrivare alla stesura di un documento condiviso, fortemente voluto dal ministero, relativo allo sviluppo ulteriore della rete di piste ciclabili afferenti al Lago di Garda (in particolare i tratti di Limone e Malcesine), convogliando su tale progetto parte delle risorse del Fondo per i comuni di confine.
“Impiegare tali risorse nel sistema delle ciclabili, anche se fuori i confini provinciali – spiega l’assessore Dallapiccola – assume un grande significato ed è interessante anche per il Trentino, perchè tale sistema convoglia un consistente passaggio di turisti dalle regioni confinanti al Trentino e rende quindi il nostro territorio integrato e facente parte di un sistema, quello appunto delle ciclabili del Lago di Garda, che rappresentano, come ha affermato lo stesso ministro, sono un punto di forza per lo sviluppo turistico nazionale. La prospettiva è di fare delle ciclabili dei nostri territori, Trentino, Veneto e Lombardia, un sistema appunto integrato, demandando al tavolo tecnico l’attuazione degli interventi previsti”.