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10 febbraio 2015Generale

Expo 2015, il punto su viabilita' d'accesso e offerta ferroviaria

Territorio potenziato dal punto di vista viario e architettonico
 
Accessi stradali e ferroviari, viabilità vicina e interna all’area espostiva. Expo 2015 è un evento importante anche dal punto di vista delle infrastrutture della viabilità e dei servizi collegati. Opere che, fra l’altro, rimarranno anche dopo l’Esposizione e che costituiranno una eredità importante per il territorio e per l’economia. Oltre a Brebemi e Tangenziale di Milano, ecco, qui di seguito, una sintesi degli aspetti più importanti.
 
La viabilità di accesso all’area Expo 2015
La viabilità di accesso ad Expo si inserisce in un sistema di azioni di riqualificazione e innovazione territoriale e urbana che hanno l’obiettivo di valorizzare il territorio lombardo nel suo complesso ma soprattutto di assicurare la corretta accessibilità alla manifestazione. La viabilità di accesso ad Expo 2015 prevede quindi una strada a scorrimento veloce della lunghezza complessiva di circa 3 chilometri, posizionata a nord-ovest di Milano, in prossimità della nuova Fiera di Rho-Pero.
La strada è di fatto la naturale prosecuzione della variante alla S.S. 11 “Padana Superiore” nel Comune di Milano e ha origine dall’intersezione di quest’ultima con la S.S. 33 “del Sempione”. Questa strada inizia in galleria artificiale per poi intercettare la viabilità afferente il nuovo svincolo sulla A4 Milano-Torino e una viabilità comunale primaria nel Comune di Milano. La strada, poi, sovrapassa lo scalo FS Milano Certosa della linea Milano-Novara, l’autostrada A4 e l’area destinata all’evento EXPO 2015, e termina con svincolo parziale sull’autostrada A8 “Milano Laghi” in direzione nord.
 
Le principali opere viarie
Le principali opere essenziali alla viabilità dell’Expo 2015 sono:
• galleria artificiale Cascina Merlata;
• cavalcavia sulla rotatoria Cascina Merlata;
• viadotti RFI Nord e Sud;
• ponte ad arco sull’Autostrada A4;
• viadotto Expo;
• archi Expo;
• viadotti a singola carreggiata (viadotto di svincolo e approccio della A8);
• ponte ad arco sulla A8.
La galleria artificiale Cascina Merlata ha una larghezza interna pari complessivamente a 24,70 metri ed è suddivisa in due canne (una per ogni senso di marcia), ognuna delle quali di larghezza pari a 10,95 m. Le due carreggiate sono separate da un cunicolo centrale a tutta altezza di larghezza interna netta pari a 2,20 m che accoglie il vano tecnico per la ventilazione forzata e l’ispezione; il cunicolo centrale è inoltre organizzato con tre by-pass pedonali e due by-pass carrabili che favoriscono l’attraversamento degli utenti e dei mezzi di soccorso in condizioni di emergenza.
Il cavalcavia su rotatoria Merlata è invece posto in corrispondenza all’uscita dell’imbocco Nord della galleria artificiale Cascina Merlata. L’anello della rotatoria è formato da due porzioni in cavalcavia e da due tratti di muro che sorreggono parzialmente a sbalzo la sede stradale. La carreggiata stradale è larga 10 metri lungo tutto lo sviluppo degli impalcati ed è composta da una corsia di marcia da 4 m e due banchine laterali da un metro.
Un’altra opera importante sono i viadotti RFI Nord e Sud dello scalo ferroviario di Milano Certosa con una luce complessiva pari a 210,43 m (Nord) e 210,85 m (Sud). Ogni viadotto è composto da quattro campate. 
Per lo scavalco dell’Autostrada A4, invece, il progetto prevede la realizzazione di un ponte ad arco, interamente costruito in acciaio (con una luce di 140 m ), con la particolarità dello sfalsamento, pari a 22,80 m, dei due archi portanti. Il ponte ospita due carreggiate a doppia corsia per senso di marcia.
Il viadotto Expo, invece, consiste in un ponte di cinque campate, ognuna con una luce pari a 53 m, per una lunghezza complessiva di 265 m, sovrappassante l’area utilizzata come ingresso secondario per l’Expo 2015 e come area parcheggi. Il viadotto collega il ponte ad arco sulla A4 con i due rami di svincolo per la A8.
Dal punto di vista architettonico, poi, notevoli saranno anche i due “archi Expo” che consistono in due archi in acciaio di luce 200 e 197 m sfalsati tra di loro di circa 21 m. La funzione dei due archi è quella di rendere l’intero progetto (ponte ad arco sulla A4, viadotto Expo, ponte ad arco sulla A8), organico e ben inserito nel contesto urbano in funzione dell’Expo 2015, creando la cosiddetta “Porta di Milano” in modo da rendere l’entrata o l’uscita dalla città un elemento distintivo per chi percorre la strada.
Infine, una delle principali opere è il ponte ad arco sulla Autostrada A8 che è caratterizzato da un dissimmetrico rispetto all’impalcato e dal sistema di sospensione posizionato solo dal lato esterno curva.
 
L’offerta del sistema ferroviario
“Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – si legge in una nota diffusa per fare il punto su quanto è già stato fatto e soprattutto su ciò che verrà attivato dall’avvio di Expo -, ha messo a punto una serie di iniziative per assicurare, a Expo Milano 2015, un’offerta ferroviaria di qualità: capillare, efficace, conveniente e sostenibile, servizi innovativi ai viaggiatori, sia nelle stazioni sia a bordo dei treni, un adeguato sostegno nella promozione dell’evento, anche attraverso i propri canali di comunicazione”.
Le iniziative, fra l’altro, sono state illustrata qualche giorno fa dal l’Amministratore Delegato di FS Italiane, MicheleMarioElia, e dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, MaurizioLupi, nell’ambito dell’Expo delle Idee.
 
I servizi e le linee ferroviarie previste
Durante i sei mesi dell'Esposizione Universale, Milano sarà servita da 236 corse al giorno, di cui 148 Frecce Trenitalia, con un’offerta complessiva di 130mila posti al giorno tra collegamenti nazionali e internazionali. A Rho-Fiera Milano, la stazione dedicata all’evento, fermeranno ogni giorno 19 Frecciarossa, 18 Frecciabianca, quattro collegamentida e per il Sud e 26 treni da e per Svizzera e Francia. Potenziata anche l’offerta di treni regionali e suburbani. 
Oltre a questo, dallo scorso dicembre, su tutta la rete commerciale nazionale e internazionale di Trenitalia, è possibile acquistare i biglietti d’ingresso all’Expo 2015, e da gennaio la rete include anche le 7mila agenzie di viaggio convenzionate. Trenitalia ha preparato anche un pacchetto di offerte commerciali per incentivare l’uso delle Frecce,con proposte ad hoc per studenti, tour operator e visitatori stranieri.
L’inaugurazione dell’Expo, il prossimo primo maggio, segnerà anche il debutto del nuovo treno ad Alta Velocità di Trenitalia, il Frecciarossa 1000 interamente progettato e costruito in Italia dal consorzio AnsaldoBreda e Bombardier, che viaggerà da Roma a Milano.
 
Le infrastrutture ferroviarie
Le ferrovie italiane hanno anche agito sul fronte delle infrastrutture per Expo 2015. Infrastrutture ferroviarie e stazioni, infatti, sono state oggetto di particolari interventi di Rete Ferroviaria Italiana destinati a incrementare l’efficienza e la capacità di trasporto delle prime, premessa per il potenziamento dell’offerta realizzato dalle imprese di trasporto in occasione di Expo, e migliorare l’accessibilità, il decoro e sistemi informativi delle seconde. In questo caso il progetto riguarderà 500 stazioni RFI, che, si legge nella nota, “saranno riqualificate seguendo linee di design e di arredo uniformi, così da costituire un brand riconoscibile, e saranno rese più accessibili, a vantaggio soprattutto delle persone a ridotta mobilità, e più ricche di servizi alla clientela e di attività commerciali”. Il progetto ha preso il via proprio in Lombardia, con 18 stazioni per un investimento complessivo di oltre 55 milioni di euro.
 
Il collegamento con gli aeroporti
Expo ha dato il via anche ad un progetto per collegare gli aeroporti internazionali di Milano-Malpensa, Venezia-Tessera e Roma-Fiumicino con la rete AV. Il progetto è considerato “impegnativo e ambizioso” e richiede “importanti investimenti e non si potrà completare in pochi mesi, ma che ha già dato i suoi primi frutti a dicembre 2014, con l’avvio di quattro collegamenti Frecciargento tra Roma-Fiumicino e Venezia e con la consegna dei progetti infrastrutturali di RFI al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il MIT, che li sta valutando, comunicherà le scelte progettuali condivise, le risorse finanziarie disponibili e si potrà quindi definire il crono programma di realizzazione delle opere”. 
 
Andrea Zaghi