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26 marzo 2015Generale

Taglio del nastro a Milano per la filiale italiana di Waberer's

 L’intenzione era trapelata già alla fine del 2014. Ma ormai la cosa è ufficiale: Waberer's apre una nuova filiale in Italia e per la precisione a Milano. Quali sono le ragioni di questa scelta? In base a quanto chiarisce un comunicato della casa di spedizioni internazional, tutto dipende dal ritmo di crescita della domanda di trasporti provenienti da aziende italiane e rivolta al megacolosso ungherese, aumentata del 10-15 per cento ogni anno, «compresi gli anni della crisi» puntualizza Ferenc Lajkó, vice CEO di Waberer's. Al punto che attualmente l’Italia pesa per circa un quinto sul fatturato complessivo della società, vale a dire 90 milioni rispetto a 500 milioni di euro. Pensate che ogni settimana Waberer's movimenta in Italia circa 700 carichi, un volume in tutto e per tutto simile a quelli prodotti dalle filiali francesi (Parigi) e inglesi (Felixtowe) inaugurato qualche mese fa.
 
Le destinazioni dei viaggi caricati in Italia sono delle più varie. Nel 26 per cento dei casi finiscono oltre Manica, nel Regno Unito, oltre il 20 per cento in Germania, il 19 per cento in Francia e quasi il 10 per cento in Ungheria.
 
In direzione opposta il 22 per cento delle destinazioni italiane provengono dalla Germania, il 21 per cento. dalla Francia, il 17 per cento dall'Ungheria e il 10 per cento dal Regno Unito.
 
Waberer ci tiene a sottolineare che ogni anno i suoi camion trascorrono sulle autostrade 37.000 mila chilometri pagando oltre 5 milioni di euro di pedaggio.
 
A guidare la filiale italiana di Waberer sarà Alessandro Monti (42 anni), al quale è stato affidato l’obiettivo di raddoppiare i ricavi nel nostro paese. La sua ambizione – ha aggiunto – «è quella di garantire l’arrivo in qualsiasi punto di carico del paese in 12 ore se i nostri clienti lo richiedano». In questo viene supportato anche dal ricorso a evoluti strumenti telematici, che aiutano i veicoli a ottimizzare i percorsi.