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18 maggio 2015Generale

Nel dossier Infrastrutture della Regione c'e' anche la Tangenziale di Tirano

Nel testo programmatico con le 37 opere infrastrutturali da realizzare in Lombardia anche la richiesta di approvazione al CIPE del progetto-stralcio nella cittadina aduana
Un dossier di 45 pagine con le 37 opere infrastrutturali da realizzare in Lombardia è stato consegnato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, a margine della cerimonia di inaugurazione della Tangenziale est esterna di Milano (Teem). Un documento completo nel quale è stata inserita anche la provincia di Sondrio: da una parte con la richiesta della conferma delle risorse già pattuite per la realizzazione della Tangenziale di Tirano, dall’altra con la fotografia di tutti gli interventi necessari in Valtellina e Valchiavenna per migliorare il sistema infrastrutturale.
 
Come si legge nel dossier, le opere di accessibilità alla Valtellina consistono: “per la Statale 38, costituente la direttrice portante della Valtellina per il passo dello Stelvio, nella realizzazione di varianti complete agli abitati di fondovalle nel tratto Colico-Tirano e a Bormio, con tipologia stradale a doppia o a semplice corsia per senso di marcia a seconda del contesto territoriale attraversato; per la Statale 36, principale asse di fondovalle della Valchiavenna diretto al passo dello Spluga, nella riqualifica in sede della viabilità principale esistente da Gera Lario a Chiavenna e in una nuova variante all’abitato di Chiavenna”.
 
“Il quadro complessivo delle opere è articolato in sette lotti funzionali di intervento, con priorità alla realizzazione della Variante di Morbegno (suddivisa in 2 stralci: il 1° già completato e il 2° stralcio attualmente in esecuzione) e della Variante di Tirano. Per l’attuazione di tali opere Regione Lombardia ha promosso e coordinato la stipula di un apposito Accordo di Programma con lo Stato, sottoscritto il 18 dicembre 2006, che prevede anche una ripartizione dei costi complessivi per la sua attuazione (145 milioni di euro)” continua il documento.
 
Riqualificare la rete stradale di accesso alla Valtellina e alla Valchiavenna, secondo un programma coordinato di interventi avviato a seguito dell’alluvione del 1987 con il Piano di ricostruzione e sviluppo ex l. 102/90 (Legge Valtellina). 
In particolare la Variante di Tirano evita l’attraversamento del centro urbano ove nei periodi di affluenza turistica e nei week end si formano congestionamenti di enorme rilievo. 
Per questo Regione Lombardia chiede l’approvazione al CIPE il progetto-stralcio “Tangenziale di Tirano”, confermando la disponibilità dei finanziamenti necessari con particolare riguardo alla quota di 90 milioni di euro prevista nel Contratto di Programma ANAS 2015.
 
«È uno strumento programmatico - ha spiegato Maroni - che sintetizza tutte le opere che vanno completate o realizzate in ambito viario a cominciare dalla Pedemontana ferroviario e in quello della navigazione, spesso trascurato ma altrettanto importante per una regione ricca di fiumi come la Lombardia a partire dalla navigabilità del fiume Po che è una ricchezza straordinaria che dobbiamo sfruttare di più e meglio di quanto fatto fino ad ora».