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13 luglio 2015Generale

Un futuro nella logistica per l'Expo di Milano?

Zhu Yuhua, il vice-presidente del padiglione cinese dell'esposizione milanese, propone di riutilizzare l'area, al termine della manifestazione, come piattaforma per attività logistiche legate alle importazioni cinesi in Europa.
Fra le tante ipotesi di riutilizzo delle aree di Expo quando la manifestazione espositiva sarà conclusa, si fa largo in questi giorni anche il progetto di destinare le superfici ad attività di logistica merci. La proposta è arrivata da Zhu Yuhua, vicepresidente del China Corporate United Pavilion, il padiglione che ospita circa 500 imprese cinesi in vetrina a Expo Milano 2015.
Presentando in Confcommercio il 9° Forum mondiale degli imprenditori cinesi, che si svolgerà a Campione d'Italia il prossimo 18 luglio, Zhu Yuhua ha dichiarato: "Siamo amici del vostro Paese e l'area di Rho-Pero sarebbe perfetta per costruire un hub logistico di smistamento delle merci cinesi che importiamo in tutta Europa. Siamo pronti a fare investimenti importanti anche per acquisire l'intera area". Una proposta concreta, dunque, che si aggiunge a quelle di riconversione immobiliare, giunte nelle scorse settimane anche da altri investitori cinesi.
Zhu Yuhua ha aggiunto: "Siamo fieri di lavorare a Milano, una città internazionale che ormai è per noi uno snodo centrale nel commercio verso l'intera Europa. Chiediamo solo alle istituzioni cittadine di essere accoglienti verso la nostra comunità e di saper guardare al futuro, al contributo economico che noi possiamo garantire anche alla vostra città". Una stima dell'investimento non è stata resa pubblica, ma Andrea Faini, della società di consulenza immobiliare World Capital e Consigliere della Camera di Commercio Italo-Cinese, spiega che "indicativamente il valore di un'area in una posizione strategica alla logistica ma soprattutto ai corrieri e trasporti come l'area di Rho possa aggirarsi sui 300-400 euro al metro quadrato". Considerando che Expo occupa circa 1,1 milioni di metri quadri di superficie, si tratterebbe di un investimento da circa 400 milioni di euro.
Secondo i dati della Camera di Commercio, nel 2014 erano attive sul territorio lombardo oltre 8.700 le imprese individuali con titolare cinese, mentre i dati della Fondazione Italia-Cina mostrano che alla fine dello scorso anno in Italia erano attivi 123 gruppi del Dragone tramite imprese partecipate.
L'area dove sorge Expo è solo uno dei molti possibili investimenti messi nel mirino a Milano e in Lombardia dagli investitori cinesi. Pochi giorni fa, il gruppo immobiliare milanese Sogim e la società Bertone Design hanno presentato proprio all'esposizione milanese un progetto per realizzare una China Town di lusso, formata da 300 appartamenti per operatori cinesi con il supporto di un fondo immobiliare del Dragone. La stima dell'investimento si aggira sui 300 milioni di euro, con possibili ricadute pari al doppio, affermano i protagonisti del progetto. Per tutti questi progetti sono stati chiesti incontri con il Comune di Milano per valutarne la fattibilità e per studiare diversi ipotesi di riconversione dell'area.