INFRASTRUTTURE

Ricerca per

oppure

Visualizza tutte le infrastrutture

INTERVENTI

Ricerca per

oppure

Visualizza tutti gli interventi

DOCUMENTI

Ultimi Documenti
Ricadute economiche, occupazionali e ambientali di A35 Brebemi sul territorio - 2019
Trasporto stradale
L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - 2018
Generale
Corridoi ed efficienza logistica dei territori - 2018
Logistica e intermodalità
Tutti i Documenti >

MAPPE TEMATICHE

Selezionare i criteri di visualizzazione

9 febbraio 2015Trasporto aereo

Ryanair sbarca a Malpensa e attacca: L'Alitalia non fa il bene dell’Italia

«Prezzi alti e servizi spazzatura e le loro decisioni vengono prese ad Abu Dhabi»
Dal 1° dicembre operativa la nuova base milanese. O’Brien: «Siamo noi i numeri uno»
 
di Michelangelo Borrillo
 
Ryanair rilancia la sfida ad Alitalia. Non solo con i fatti, aprendo una nuova base a Milano Malpensa dal prossimo 1° dicembre, con un aeromobile assegnato e un investimento di 100 milioni di dollari. Ma anche a parole. Le accuse sono forti, una in particolare: «La strategia di Alitalia — ha attaccato David O’Brien, chief commercial officer del vettore low cost — non è vantaggiosa per l’Italia». Il riferimento del manager irlandese è ai voli intercontinentali della ex compagnia di bandiera per i quali si fa scalo ad Abu Dhabi e a Berlino. E la battuta successiva certamente non è per smorzare i toni: «Apprezzo che Sea e Malpensa prendano le decisioni che le coinvolgono», ironizzando sul fatto che «le decisioni non vengono prese ad Abu Dhabi», sede di Etihad, partner di Alitalia. Poi, facendosi serio, O’Brien ha rincarato la dose: «Credo che gli italiani preferiscano buoni prezzi e buoni servizi rispetto a prezzi alti e servizi spazzatura, che è ciò che Alitalia ha fornito negli ultimi anni». Per O’ Brien «Invece di far volare le persone verso l’Italia, il loro piano è di portare le persone a Abu Dhabi e Berlino». A proposito del suo giudizio, il responsabile di Ryanair ha anche detto: «Non sono io a dirlo, ma i milioni di persone che hanno smesso di volare con Alitalia. Non voli con una compagnia se pensi che andrà in sciopero la settimana dopo». O Brien ha poi chiarito che la sua non è una critica rivolta a tutte le persone che lavorano nella compagnia: «Sono certo che molti siano buoni dipendenti, perché diversi nostri piloti prima erano di Alitalia, ma in Alitalia ci sono troppi scioperi, un network piccolo e la puntualità e il servizio non sono all’altezza dei prezzi che hanno».
Voli per Londra Stansted, Comiso, Bucarest e Siviglia
«Quale compagnia aerea numero uno in Italia — ha poi spiegato O’Brien illustrando i nuovi investimenti a Malpensa chief commercial officer di Ryanair — siamo lieti di aggiungere un altro aeroporto chiave a quello che è già il network di rotte più grande d’Europa, poiché continuiamo a collegare l’Italia con i principali centri europei del business. Continueremo a operare da/per l’aeroporto di Milano Bergamo e, come dimostrato dal successo della nostra strategia con due aeroporti serviti a Bruxelles, Glasgow e Roma, Ryanair resterà la scelta ideale per i clienti sia leisure sia business». Quella di Malpensa è la 73esima base del network della compagnia low cost e la 15esima in Italia. Dal Terminal 1 dello scalo milanese Ryanair attiverà 4 rotte per Londra Stansted (due voli al giorno), Comiso (un volo al giorno) , Bucarest (quattro a settimana) e Siviglia (tre a settimana), che permetteranno di trasportare 450 mila passeggeri all’anno e sosterranno 300 posti di lavoro in loco, nello lo scalo. Il numero di voli settimanali sarà pari a 28.
Il primo tentativo milanese 8 anni fa
Ryanair ha una quota di mercato pari al 26% in Italia e un obiettivo di 27 milioni di passeggeri trasportati a fine 2015, su un totale di 103 milioni in tutta Europa. L’accordo raggiunto tra la compagnia irlandese e Sea giunge 8 anni dopo la prima richiesta ufficiale del numero uno Michael O’ Leary, che si presentò con tanto di maglietta azzurra numero 50 con la scritta “Mamma mia” per colmare
l’abbandono (dehubbing) di Alitalia da Malpensa nel 2007. Allora O’Leary era disposto a investire 1 miliardo di dollari mettendo 18 aeromobili per 60 rotte, rinunciando a Orio al Serio, ma non si fece nulla perché Sea puntava più in alto, sulla scia di un accordo con Lufthansa.
Il futuro dello scalo
Considerato che al Terminal 2 di Malpensa opera già Easyjet, è lecito chiedersi se lo scalo ha deciso di cambiare strategia e puntare sul low-cost. Ma così non è, secondo il responsabile commerciale di Sea (Aeroporti di Milano) Giulio De Metrio: «I passeggeri di voli intercontinentali sono cresciuti del 12% nel 2014 e del 4% nel 2015, con un incremento nel 10% nello scorso luglio. Sono numeri che si commentano da soli», aggiunge il manager che spiega che «Malpensa è un aeroporto conveniente sia per chi cerca il lusso sia per chi cerca un servizio di qualità ma a prezzi contenuti».