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30 ottobre 2015Trasporto stradale

Strade italiane, 1 su 2 e' a rischio: 50 miliardi di euro per renderle piu' sicure

Le strade italiane sono pericolose. Almeno il 50% (1 su 2) è a rischio incidente e necessiterebbe di lavori di manutenzione che invece non vengono effettuati. L’allarme viene da un’indagine del SITEB (Associazione dei costruttori e manutentori delle strade), presentata nel corso di Asphaltica World, il Salone europeo dedicato all’intera filiera dell’asfalto.
 
A fine 2015 il consumo di asfalto in Italia è stato di 22 milioni di tonnellate circa, quando per tenere in salute le nostre strade nel 2006 se ne usavano ben 44 milioni. Per riportare in sicurezza il patrimonio viario italiano si stima che occorrerebbe un piano di manutenzione straordinario tra i 40 e i 50 miliardi di euro. Buche, deformazioni, lesioni, sconnessioni sono evidenti su quasi tutta la rete viaria. Particolarmente drammatica la situazione delle strade gestite da Comuni e Province, con alcune arterie provinciali addirittura chiuse al traffico perché troppo pericolose.
 
Secondo le stime del SITEB, dal 2006 al 2015, anche a causa del rispetto del Patto di Stabilità, gli Enti Gestori della rete stradale italiana non hanno messo in opera ben 96 milioni di tonnellate di asfalto necessarie alla buona manutenzione, per un valore complessivo pari a 9 miliardi di euro.
 
Oltretutto – denuncia la SITEB – in Italia, a differenza di quanto avviene nel resto d’Europa, il fresato d’asfalto (materiale prodotto dalla rimozione delle pavimentazioni stradali) viene considerato rifiuto speciale con forti ostacoli al suo recupero. Oggi l’Italia è fanalino di coda nel riciclo delle pavimentazioni stradali: solo il 20% (contro una media europea che sfiora il 60%) viene reimpiegato. Ogni anno il pieno recupero delle pavimentazioni stradali “fresate” produrrebbe un valore economico di almeno 500 mln di euro, senza contare la riduzione di emissioni inquinanti equivalenti a quelle generate da 3 raffinerie di medie dimensioni e dal traffico prodotto da 330.000 autocarri sul territorio nazionale.
 
Ricordiamo che la rete stradale italiana è lunga circa 500.000 Km, di cui 7.000 circa di autostrade e 25.000 gestiti direttamente dall’ANAS come strade di grande comunicazione (valore complessivo di 1.000 miliardi di euro).

Fonte: Uomini e Trasporti