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4 novembre 2015Trasporto ferroviario

Treni via Pioltello Ritardi raddoppiati

 Dal 2012 la linea più utilizzata per Milano continua a peggiorare. Per Carnate miglioramenti rispetto al 2014
di Fabio Spaterna
 
Dal 2012 a oggi il ritardo accumulato dai treni della tratta tra Bergamo e Milano (via Pioltello), quella più utilizzata dai pendolari bergamaschi, è raddoppiato. È il dato più significativo che emerge dall’analisi dei dati tra gennaio 2012 e agosto 2015 (gli ultimi disponibili) degli indici di affidabilità delle sei direttrici del servizio ferroviario regionale che coinvolgono la provincia di Bergamo.
Per calcolare il valore bisogna sommare i minuti di ritardi e soppressioni di una linea e la durata complessiva di tutte le corse di quella direttrice. Ne esce un valore che corrisponde al ritardo accumulato su una ipotetica corsa di 100 minuti: più alto è il numero e più la situazione peggiora. Quando la cifra supera la soglia minima prevista dai contratti di servizio (in genere il 5%, mentre lo standard ideale prevederebbe un valore inferiore al 2%) per i possessori di un abbonamento mensile o annuale scatta il diritto a un bonus.
Tra le linee bergamasche, la puntualità sulla Bergamo–Pioltello–Milano è la più preoccupante, visto che è l’unica con il trend in crescita. La media dell’indice, tre anni fa, era stata dell’1,99% (quindi dentro lo standard ideale), per poi crescere al 2,64% del 2013, al 3,76% del 2014 e al 4,08% quest’anno. E visto che i ritardi tendono sempre ad aumentare in autunno e in inverno, il dato potrebbe addirittura peggiorare. Tra gennaio ed agosto 2015 la soglia del 5% è già stata superata tre volte (in gennaio, marzo e luglio), mentre nei 36 mesi precedenti non era mai stata nemmeno raggiunta.
Per fortuna la situazione migliora sulle altre linee. A cominciare dalla Bergamo-Milano via Carnate, dove l’indice negli ultimi tre anni era cresciuto (dal 3,33% del 2012 al 5,46% del 2014) ma dove la media nel 2015 è (per ora) scesa al 5,19%, con la soglia del 5% superata a gennaio e luglio. Lo stesso vale per altre linee, con gli indici che, dopo il picco del 2014, sembrano riassestarsi al ribasso. È il caso della Cremona-Treviglio, che dopo il 4,92% del 2014 tra gennaio e agosto di quest’anno migliora al 3,86. E le cose vanno ancora meglio negli altri casi: la Lecco–Bergamo–Brescia nel 2015 è tornata sotto la soglia minima (da 6,34% a 4,78%), e la Bergamo–Treviglio passa dal 4,37% al 2,88%. Sul gradino più alto del podio si piazza la Novara–Milano Passante–Treviglio, che nei primi otto mesi del 2015 ha visto addirittura un dimezzamento dei ritardi (dal 5,06% del 2014 all’attuale 2,35%).
Per capire se si potrà parlare di inversione di tendenza bisognerà ancora attendere gli ultimi dati del 2015, ma la situazione generale pare migliorare, soprattutto in confronto con lo scorso anno. Nel 2012 la media complessiva dell’indice di affidabilità delle sei linee regionali «bergamasche» era stata del 3,4%, per poi salire al 3,76% nel 2013 e al 4,98% nel 2014, mentre ad agosto 2015 il dato sull’annualità era sceso al 3,85%. «I dati mi sembrano molto positivi — commenta l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte —. Il sistema migliora, nonostante le criticità di questi mesi legate all’Expo. Ad esempio abbiamo ereditato una linea via Carnate con una puntualità al 50%, oggi è all’85%. Sulla Milano via Pioltello oggi arrivano puntuali 9 treni su 10, e da mesi i pendolari non segnalano anomalie».