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6 novembre 2015Trasporto stradale
Pedemontana si allunga: inaugurato il tratto fino a Lentate
Inaugurato il tratto B1 della Pedemontana, 7,5 chilometri che arrivano fino a Lentate sul Seveso. Il presidente Sarmi: "Ad oggi registrate 24mila targhe"
E’ stata inaugurata giovedì 5 novembre la nuova tratta di Pedemontana, che si estende dall’interconnessione con l’A9 Milano-Como a Lomazzo fino a Lentate sul Seveso. Lunga circa 7,5 km e a due corsie per senso di marcia, il percorso costato 260 milioni di euro si sviluppa per la quasi totalità in trincea e va ad aggiungersi al tratto già operativo che arriva fino alla A8.
«Questa è l’autostrada del futuro che possiamo già toccare con mano» esulta il presidente di Pedemontana, Massimo Sarmi che si dice «assolutamente convinto di portare a termine l’opera». Secondo le stime della società e della regione l’inizio dei lavori dell’ultima tratta dovrebbe essere previsto entro il 2019. L’inaugurazione del nuovo tratto è stata anche l’occasione per fare il punto sulle novità dell’autostrada: «Ad oggi si sono registrate 24.000 targhe: 15.000 nei nostri uffici e le restanti on line» annuncia Sarmi prima di dare appuntamento «alle prossime inaugurazioni».
Ma prima di poter arrivare a Bergamo senza passare da Milano la strada è ancora lunga (e tutta in salita). Da un lato infatti non ci sono certezze sui finanziamenti per realizzare le opere mentre dall’altra il malcontento riguardo agli elevatissimi pedaggi continua a cresce. Sull’idea del boicottaggio che da settimane circola tra sindaci ed automobilisti il governatore Roberto Maroni ha usato parole piuttosto chiare: «I problemi si risolvono andando a Roma e picchiando i pugni sul tavolo -ha aggiunto- non facendo queste stronzate»
Altra nota dolente è quella che riguarda le opere di compensazione che stanno tardando ad arrivare e che oggi causeranno lo sbocco di un’autostrada in una strada provinciale. In ogni caso una certezza ci sarebbe, quella che riguarda le tangenziali di Varese e Como. «Abbiamo i progetti pronti e anche le risorse -spiega Maroni- ma dobbiamo aspettare il via libera dal governo».