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17 novembre 2015Trasporto aereo

Nasce la lobby del trasporto aereo delle merci

 Il 17 novembre è stato fondato nella sede di Confetra di Roma il Cluster Cargo Aereo, che raccoglie gli spedizionieri, le compagnie aeree e le imprese di movimentazione portuale.
 
Il Cluster nasce dall'iniziativa delle associazioni di categoria Anama, Ibar, Assaereo e Assohandlers con lo scopo di presentarsi all'opinione pubblica, alla polizia e alle amministrazioni con una posizione comune. "In Italia non è ancora maturo il convincimento che il cargo aereo è una modalità strategica per l'economia italiana che esporta merce ad alta vocazione aerea, come la moda, i prodotti farmaceutici ed alimentari, la meccanica di precisione", commenta Simone Marini, presidente di Assohandlers. "Anche se in peso costituisce solo il 2,5% dell'import-export italiano, in valore supera il 35%".
La presidente di Anama, Marina Marzani, precisa che "in questo contesto, del quasi un milione e mezzo di tonnellate di merce importata o esportata dall'Italia per via aerea un buon terzo preferisce andare in altri aeroporti europei per la loro maggiore efficienza e professionalità". Umberto Solimento, presidente d'IBAR annuncia le prime iniziative del Cluster: "si va dalle procedure per garantire la sicurezza della intera filiera e contrastare la criminalità, alla creazione di percorsi di formazione sulle merci pericolose, dall'information technology, alla semplificazione delle procedure doganali".
Per Giuseppe Mazzeo, presidente di Assaereo, "occorre che nel mondo politico maturi la consapevolezza che il settore del cargo aereo, per sua natura globalizzato, è incompatibile col nanismo aeroportuale da campanile italiano. Per questo auspichiamo che il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, voglia approfondire col Cluster Aereo l'annunciato Piano Nazionale degli Aeroporti, che sembra voler disperdere su troppi scali le scarse risorse disponibili".

Fonte: Trasporto Europa