La stima del presidente della Regione dopo il sopralluogo in aeroporto. Coprire i quattro chilometri tra i due terminal costerà 115 milioni di euro

 

di ILARIA CARRA

 

Quattro chilometri (3,6 per la precisione) che molti passeggeri, soprattutto i vacanzieri, attendono con ansia. Sono quelli che a Malpensa separano il T1 dal 2. Sono quelli che saranno (presto) collegati non più da un servizio di bus navetta, ma da un comodo trenino che in quattro minuti porterà da un terminal all'altro. In realtà di questo progetto se ne parla da tempo, anni. Ma ora dal cantiere sembra si intraveda la fine dei lavori.

 

Per verificarne stato e avanzamento, i rappresentanti della Regione Lombardia - che finanziano l'opera con 31 dei 115 milioni di euro necessari (gli altri 45 milioni vengono dal ministero delle Infrastrutture, 23 dal cofinanziamento da parte dell'Unione Europea e 16 da Sea) - hanno partecipato a un sopralluogo con tecnici e con il presidente di Sea, Pietro Modiano. Il progetto prevede la costruzione del prolungamento della linea ferroviaria a doppio binario dal Terminal 1, attuale capolinea del Malpensa Express, fino al terminal 2 sul quale, con oltre 6 milioni di passeggeri all'anno, ricade circa un terzo dei flussi totali dell'aeroporto varesino.

 

L'opera si sviluppa per il 70 per cento in trincea e per il 30 in galleria. Il tempo di percorrenza tra i due terminal sarà di circa 4 minuti per un'offerta a medio termine di oltre 250 treni al giorno. Si prevede che una volta a regime il nuovo collegamento verrà utilizzato da oltre il 25 per cento dei viaggiatori che si serviranno di Malpensa. "Prevediamo di finire i lavori per l'estate - ha dichiarato il presidente lombardo Roberto Maroni - procediamo nelle opere di valorizzazione di Malpensa.

Per Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale, "Malpensa deve tornare a crescere" e "la conferma dell'imminente apertura del prolungamento ferroviario è una buona notizia". Gli scavi dei lavori, tra l'altro, hanno portato alla luce reperti archeologici del periodo di Protogolasecca e di epoca romana, per il cui recupero e restauro Ferrovie Nord Milano ha investito circa 200mila euro. Sono stati rinvenuti anche ordigni bellici fatti disinnescare e che in futuro potrebbero essere raccolti in un piccolo museo proprio alla nuova stazione del terminal 2.