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12 marzo 2015Trasporto ferroviario
Aperti due sportelli unici informatici ferroviari
Ferrovie dello Stato annuncia che da novembre 2015 sono attivi i Corridor One Stop Shop per ottenere informazioni sull'accesso alla rete ferroviario lungo i Corridoi Scandinavia-Mediterraneo e Baltico-Adriatico.
Questi sportelli, che si affiancano a quelli aperti nel novembre 2013 per i Corridoi Mediterraneo e Reno-Alpi, offrono un canale dedicato alle compagnie ferroviarie che vogliono chiedere tracce orario internazionali per i treni merci. In particolare, spiega FS in una nota, "gli sportelli forniscono informazioni sull'accesso e sull'utilizzo dell'infrastruttura (orari, servizi disponibili, prezzi/canoni, contratti), pubblicizzano e gestiscono la capacità dei Corridoi ed effettuano il monitoraggio continuo delle performance del servizio di trasporto internazionale".
Grazie agli Corridor One Stop Shop, le compagnie ferroviarie che operano nel trasporto delle merci non devono più rivolgersi ai singoli gestori nazionali per pianificare le rotte internazionali lungo i Corridoi interessati. Invece, ora hanno a disposizione il catalogo delle tracce orario. FS afferma che nei Corridoi dove lo sportello unico è già applicato sono emersi risultati positivi: "il Corridoio Mediterraneo nell'ultimo anno ha visto raddoppiare le richieste degli operatori merci: da circa 40 a circa 80". Inoltre, l'orario ferroviario 2016 di questo Corridoio, operativo dal 13 dicembre, aumenterà l'offerta commerciale di traffico del 40%.
"La sfida lanciata dall'Unione Europea per sviluppare il traffico merci sui Corridoi europei è stata pienamente recepita e attuata dall'Italia", sottolinea Stefano Castro, responsabile dei progetti di sviluppo internazionale di RFI. "Oggi, grazie al recente potenziamento del Canale di Suez, bisogna essere pronti a soddisfare dal punto di vista trasportistico i nuovi flussi di traffico merci previsti nel Mediterraneo". L'obiettivo è trasferire antro il 2030 il 30% delle merci dalla strada alla ferrovia nei trasporti superiori a 300 chilometri, per arrivare al 50% entro il 2050.
Fonte: Trasporto Europa