INFRASTRUTTURE

Ricerca per

oppure

Visualizza tutte le infrastrutture

INTERVENTI

Ricerca per

oppure

Visualizza tutti gli interventi

DOCUMENTI

Ultimi Documenti
Ricadute economiche, occupazionali e ambientali di A35 Brebemi sul territorio - 2019
Trasporto stradale
L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - 2018
Generale
Corridoi ed efficienza logistica dei territori - 2018
Logistica e intermodalità
Tutti i Documenti >

MAPPE TEMATICHE

Selezionare i criteri di visualizzazione

16 dicembre 2015Trasporto marittimo e fluviale

Progetti per navigare il Po 365 giorni l'anno

 L'Aipo intende rendere navigabile il principale fiume italiano per l'intero anno, attraverso opere che prevedono un costo di 1,8 miliardi di euro e che in parte potrebbero essere finanziate dall'Unione Europea.
L'Agenzia che gestisce il Po ha presentato in un convegno che si è svolto a Mantova il 16 dicembre 2015 il progetto 365 Po River System per sviluppare la navigabilità del fiume durante l'intero anno, dall'Adriatico a Cremona. Nello stesso evento, l'Aipo ha presentato anche lo studio di fattibilità del nuovo canale navigabile Milano-Cremona.
Oggi, i battelli commerciali non possono navigare sul Po durante i periodi di magra accentuata, a causa dei bassi fondali. L'Agenzia sta già attuando lavori per aumentare le potenzialità del fiume, come quelli al porto di Valdaro di Mantova, nell'Idrovia Ferrarese e la nuova conca di Isola Serafini a Piacenza. Il prossimo passo è attuare opere, ben più consistenti, che assicurino la navigazione per 365 giorni l'anno, condizione necessaria per favorire gli investimenti nel trasporto fluviale lungo la Pianura Padana.
La soluzione della regimazione prevede la costruzione di cinque traverse lungo il corso del Po, che consentirebbero di regolare il deflusso delle acque, stabilizzando così il livello del fiume. Inoltre, bisogna alzare il fondo alveo, che negli anni si è abbassato. Questo progetto richiede un investimento tra 2,2 e 2,8 miliardi di euro che sarebbe ripagato non solo dallo sviluppo del trasporto, ma anche dalla produzione di energia idroelettrica (550 GW l'anno). Gli effetti negativi sono l'impatto sul paesaggio e l'innalzamento della falda, che causerà maggiori costi per i consorzi di bonifica.
L'alternativa è la sistemazione a corrente libera, che prevede la costruzione di pennelli fluviali e il ridisegno di alcune curve di navigazione. In questo caso, il costo sarebbe limitato a 600 milioni di euro e si avrebbe un minore impatto sul paesaggio e sulla falda. Però, questa soluzione non permette la navigazione commerciale durante le magre pronunciate e il rischio di ulteriore incisione dell'alveo in alcuni punti.
Un punto critico emerso durante il convegno è che è difficile stabilire il rapporto tra costi e benefici di tali interventi. L'investimento per queste opere non si ripaga solamente con il loro utilizzo, quindi sono necessari ingenti investimenti pubblici, che sarebbero compensati da benefici non immediatamente calcolabili, come la riduzione del trasporto stradale, aumento di traffici merci, opportunità per insediamenti imprenditoriali e nuova occupazione. Una parte di costi potrebbe essere finanziata dall'Unione Europea, tramite i fondi Connecticut Europa Facilita, e dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Fonte: Trasporto Europa