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5 febbraio 2016Trasporto ferroviario

In arrivo il nuovo tunnel del Gottardo: Piu' ferrovia verso i porti liguri

 Milano-Zurigo in meno di 3 ore. Le richieste svizzere. Il console elvetico Baumann: urgente potenziare i collegamenti su rotaia verso la Liguria. L’obiettivo di eliminare i tir sulla strada. Marchionne ospite d’onore all’assemble della Swiss Chamber
di Giuliana Ferraino
 
Milano Il conto alla rovescia per l’apertura del nuovo tunnel ferroviario del Gottardo è già cominciato: con i suoi 57 chilometri, il tratto sotterraneo che si estende da Erstfeld a Biasca diventerà la galleria ferroviaria più lunga del mondo (il tunnel sotto la Manica è lungo 53,9 chilometri), e collegherà Milano e Zurigo in meno di 3 ore. L’inaugurazione è prevista il primo giugno, il primo treno l’attraverserà l’11 dicembre. «Sarà l’evento del 2016», afferma il nuovo console elvetico a Milano Félix Baumann. E spiega come gli svizzeri, dopo aver approvato il progetto con referendum, siano riusciti a rispettare i tempi, ma soprattutto il budget, che sarà «leggermente inferiore» alle stime: 23 miliardi di franchi svizzeri, circa 20,6 miliardi di euro al cambio attuale. Bisognerà invece aspettare il 2019 per il completamento della galleria del Monte Ceneri (15 chilometri).
«Il nuovo tunnel avrà un impatto importante sull’Italia, perché avvicinerà i porti liguri alla Svizzera tedesca e alla Germania rispetto ai porti belgi e olandesi. Perciò chiediamo alle autorità italiane di potenziare i collegamenti ferroviari verso la Liguria. Vorremmo che in futuro le merci partissero dai porti liguri e arrivassero fino a Stoccarda. In treno, eliminando così quasi totalmente i tir dalle strade», aggiunge Baumann.
Se le gallerie avvicinano la Confederazione elvetica all’Italia, il rafforzamento del franco svizzero, dopo lo sganciamento dall’euro lo scorso gennaio, ha fatto calare del 7% l’export svizzero verso il nostro Paese (-2,5% a livello mondiale), con una flessione in tutti i settori tranne quello degli orologi, che continua a crescere. E una dinamica simile per l’import dal nostro Paese, pari a 29-30 miliardi di franchi. Ma l’Italia resta il terzo partner commerciale della Svizzera, dopo Usa e Germania.
 
E a festeggiare le buone relazioni tra i due Paesi, che l’anno scorso tra l’altro hanno firmato la pace sul segreto bancario, con il protocollo per lo scambio automatico di informazioni bancarie (il primo scambio è previsto nel 2018), quest’anno sarà l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, residente a Zug e vecchio amico del presidente della Swiss Chamber a Milano, Giorgio Bernier, da quando era Ceo della Sgs di Ginevra. Marchionne sarà l’ospite d’onore all’assemblea annuale della Camera di commercio svizzera in Italia a maggio a Milano. «Dopo aver rifiutato per molti anni, quest’anno si è auto candidato», ha raccontato Berner.

Fonte: Corriere della sera