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18 febbraio 2016Trasporto aereo

CdA SACBO approva progetto bilancio di esercizio 2015. Ricavi per 117 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Sacbo ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2015 che sarà sottoposto alla prossima assemblea degli azionisti prevista in prima convocazione il 31 marzo 2016 e in seconda convocazione il giorno 7 aprile 2016.
SACBO archivia un risultato di gran lunga positivo, caratterizzato dalla quota più alta di sempre dei ricavi e dall’incremento a tre cifre degli utili, in un quadro di consistenti investimenti, sostenuti in proprio, con l’obiettivo di accompagnare la crescita del movimento passeggeri con programmi di adeguamento e potenziamento di spazi e servizi commerciali.
L’attività svolta da Sacbo ha generato ricavi per 116,944 milioni, in crescita di 15,692 milioni rispetto all’esercizio precedente (+ 15,5 %) chiuso con ricavi per 101,252 milioni. I ricavi derivanti dalla gestione tipicamente aeronautica sono risultati pari a 83,450 milioni (in aumento di 10,923 milioni rispetto al 2014), mentre quelli relativi alle attività commerciali non aviation sono stati pari a 29,375 milioni (dato in aumento di 4 milioni rispetto al 2014). La voce relativa ai ricavi diversi è passata da 3,357 del 2014 ai 4,119 milioni del bilancio 2015.
Il margine operativo lordo è risultato pari a 28,648 contro i 17,643 milioni del 2014, ed è corrispondente al 24,5 % del totale dei ricavi. Ammortamenti e accantonamenti passano da 9,827 (pari al 9,7% dei ricavi) a 11,720 milioni (10% dei ricavi). Il risultato operativo è pari a 16,928 milioni, corrispondente al 14,5 % dei ricavi, rispetto a 7,817 dell’esercizio precedente. Il saldo delle componenti straordinarie e finanziarie è passato da 0,119 a 1,622 milioni.
Il risultato ante imposte è di 18,550 milioni contro i 7,936 del 2014.
Al netto delle imposte di competenza per 6,163 milioni, nel 2015 Sacbo ha conseguito un utile di esercizio di 12,387 milioni (in aumento del 133 % rispetto ai 5,323 milioni dell’esercizio precedente), che il Consiglio di Amministrazione propone di destinare nella misura di 5,811 (pari al 46,9 % dell’utile, equivalente a 1,64 euro per azione) a titolo di dividendo e il restante (6,576 milioni) a riserva straordinaria.
Nell’esaminare il bilancio di esercizio 2015, il presidente di Sacbo, Miro Radici, ha rappresentato ai componenti il Consiglio di Amministrazione la propria soddisfazione per il conseguimento di un risultato che rafforza e riflette la solidità patrimoniale, economica e finanziaria della società, sottolineando come tutti i capitoli del rapporto finale corrispondano a una crescita del sistema di infrastrutture e servizi aeroportuali.
Le opere completate, in primo luogo il nuovo terminal partenze con gli spazi corrispondenti nell’area arrivi inaugurati nel maggio 2015, e quelle avviate e in corso di realizzazione, consistenti nelle tre piazzole di sosta degli aeromobili e nella creazione della nuova area food, sono frutto degli investimenti che Sacbo ha sostenuto nella misura di 24,5 milioni nel solo 2015 e per un totale di 150 milioni nel periodo 2011-2015, in cui sono stati eseguiti, gli interventi di rifacimento della pista e ammodernamento delle infrastrutture di volo, sui parcheggi e la viabilità esterna, insieme all’ampliamento dell’aerostazione.
“Un monte ricavi massimo da sempre, accompagnato dalla crescita degli utili nella misura del 133%, consegna alla storia dell’Aeroporto di Bergamo un consuntivo record che predispone SACBO, nelle sue varie componenti operative e gestionali, alle sfide future inerenti il consolidamento del movimento passeggeri e la conservazione del valore strategico e logistico delle merci courier – dichiara Miro Radici – I 10,4 milioni di passeggeri registrati nel 2015 e la continuità del trend positivo nelle prime settimane dell’anno in corso permettono all’Aeroporto di Bergamo di attestarsi saldamente al terzo posto nella classifica degli scali nazionali, preceduto da Roma Fiumicino e Malpensa. Grazie ai livelli raggiunti nel 2015, certificati da ACI Europe, Bergamo passa nel 2016 dal gruppo 3, che comprende gli aeroporti da 5 a 10 milioni di passeggeri annui, in cui è figurato al primo posto per la migliore performance di categoria, al Gruppo 2 (da 10 a 25 milioni di passeggeri)”.
In tale scenario il presidente di SACBO inquadra l’avvio dell’iter per il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale al 2030, di concerto con l’ENAC che per la prima volta in assoluto ha coinvolto gli Enti territorialmente interessati. Un documento indispensabile a sostenere i futuri interventi mirati alla compatibilità e sicurezza delle attività aeronautiche, nonché le opere di servizi complementari, tra cui il collegamento dell’aeroporto con la rete ferroviaria.