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3 gennaio 2016Trasporto stradale

Il lodigiano chiude le strade ai camion

 Dilaga il divieto di transito ai veicoli pesanti nei Comuni della provincia di Lodi, causando gravi inconvenienti all'autotrasporto in una zona densa d'insediamenti industriali, commerciali e della logistica.
 
Gli autisti che devono viaggiare nel lodigiano affrontano un numero crescente di divieti di transito che trasforma il viaggio in un incubo. L'innesco è venuto dal Comune di Casalpusterlengo, che da dicembre 2014 ha vietato il transito dei veicoli sopra le 7,5 tonnellate nel tratto urbano della Via Emilia. Un provvedimento che nel primo mese di attuazione ha provocato ben trecento multe ai camionisti in transito, molti dei quali non sapevano del divieto. Quindi, i veicoli pesanti hanno dovuto deviare su strade laterali, che attraversano altri Comuni.
La conseguenza è che è notevolmente aumentato il traffico pesante in questi altri centri urbani, spingendo i sindaci ad attuare a loro volta divieti di transito, con una reazione a catena che potrebbe coinvolgere larga parte della provincia di Lodi, dove operano numerose piattaforme logistiche. Divieti sono già stati istituiti a Terranova dei Passerini, mentre il sindaco di Castiglione d'Adda ha scritto al Prefetto per chiedere provvedimenti anche sulla Statale 591, strada alternativa alla Via Emilia.
Il 31 ottobre 2016 scadrà l'ordinanza del Comune di Casalpusterlengo, che potrebbe rinnovarla. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha annunciato la creazione di una variante che non attraversa centri abitati, per cui l'Anas avrebbe stanziato 140 milioni di euro, ma nella migliore delle ipotesi sarà pronta tra quattro anni.