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8 marzo 2016Generale

Gallerie svizzere pronte nel 2019

Gli imprenditori milanesi insistono sulla necessità di collegare la Lombardia all’Europa centrale sfruttando l’asse ferroviario Gottardo-Ceneri, le future gallerie di base elvetiche. Il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, aprendo i lavori della Mobility Conference ricorda che nel lontano 1999 la Svizzera aveva avviato i cantieri per la realizzazione dei tunnel che si concluderanno nel 2019. Sulla linea potranno transitare fino a 260 treni merci-giorno contro gli attuali 180 e più di 20 milioni di persone tra Svizzera, Germania meridionale e Italia settentrionale beneficeranno di quest'opera. Ma le potenzialità generate dai tunnel Gottardo e Ceneri, in termini di aumento del numero di treni e di riduzione dei tempi di percorrenza, non potranno essere sfruttate fintanto che non si realizzeranno tutte le opere di accesso sul versante italiano. Per l’Italia è strategico il Terzo valico ferroviario Genova-Novara-Milano, che però è in ritardo rispetto ai tempi programmati.
 
L’asse del Gottardo è parte integrante del corridoio Genova-Rotterdam. Si tratta di un’opera strategica: oltre a potenziare il flusso diretto tra le imprese del Nord-Ovest e il Nord Europa, ne va del maggior utilizzo del porto di Genova, che con la realizzazione del Terzo Valico potrebbe servire l'Europa centrale al posto dei porti nordeuropei. Il fatto è che l’Italia rischia di arrivare in ritardo al doppio appuntamento Gottardo-Ceneri e di dover inseguire per molti anni ancora. Da notare anche i benefici ambientali dei nuovi tunnel di base svizzeri. «Quando sarà possibile il completo trasferimento dalla strada alla rotaia di merci e persone - spiega Rocca - i tunnel Gottardo e Ceneri consentiranno una riduzione di emissioni di CO2 di circa sei milioni di tonnellate l'anno».
 
Oltre alle opere ferroviarie sull’asse del Gottardo, Rocca indica altre tre opre urgentissime per il territorio: il completamento dell’ultimo miglio della Brebemi (autostrada Brescia-Milano); il completamento dell’asse trasversale est-ovest della Pedemontana lombarda (mancano ancora 57 chilometri degli 87 complessivi); la chiusura dell’anello stradale che collega Malpensa con Magenta, la tangenziale Ovest di Milano e Vigevano. Rocca insiste molto sulla questione Brebemi: «Si tratta - dice - di completare le connessioni dell’autostrada sulla A4 a Brescia, per circa 30 chilometri totali di cui oggi realizzati solo 17, con ancora 151 milioni da reperire». La Mobility Conference è stata anche l’occasione per presentare la nuova edizione dell’Oti, il rapporto sulle infrastrutture del Nord Ovest (si veda Il Sole 24 Ore di domenica 6 marzo). Il rapporto evidenzia la lentezza con la quale sta avanzando la maggior parte delle opere monitorate.

Fonte: Il Sole 24 ore