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16 marzo 2016Trasporto stradale

Bergamo-Treviglio, entra Vitali, ma il finanziamento resta difficile

Avrà il 20% del capitale. All’assemblea di aprile l’attuale Cda darà le dimissioni. Il progetto della superstrada di 180 milioni di euro
di Pietro Tosca
 
Autostrade Bergamasche, l’azienda nata per realizzare la Bergamo-Treviglio, trova un socio industriale forte. È il gruppo Vitali di Cisano che acquisirà circa il 20% del capitale. L’accordo con il gruppo edile è stato raggiunto dalla società dopo l’aumento di capitale varato a metà novembre. In quell’occasione il 93% dell’azionariato di Autostrade Bergamasche votò per portare da 1 a 2 milioni il capitale sociale. Si espresse a favore anche la Provincia, pur chiarendo che, viste le nuove norme, non avrebbe potuto sottoscrivere l’aumento. Proprio dalle quote non sottoscritte, (il 31 dicembre è scaduta la prelazione per i soci storici), arrivano le azioni della Vitali.
Il gruppo di Cisano, tramite la società Vita Srl, ha siglato un accordo per acquisire quote per 200 mila euro in due tranche, una da 100 mila euro — già versata — e una da 100 mila che darà dopo l’assemblea dei soci in programma a inizio aprile. Si tratta di poco meno del 20% del capitale che a marzo, ripulito dalle perdite degli altri anni, è arrivato a quota 1,3 milioni di euro. Nell’assemblea è previsto anche il rinnovo dei vertici di Autostrade bergamasche. Secondo indiscrezioni il cda guidato dall’ex presidente della Provincia Ettore Pirovano dovrebbe presentarsi dimissionario. I numero dei consiglieri dovrebbe scendere dagli attuali 7 e la maggioranza verrebbe concessa al nuovo socio. Alla base dell’accordo c’è la convinzione che il socio industriale di peso possa dare un’accelerazione alla Bergamo-Treviglio. Il progetto da cui ripartire è quello della superstrada presentato lo scorso settembre in Provincia. L’ennesima nuova partenza per Autostrade Bergamasche, che dalla sua nascita, nel 2002, fino a 2 anni fa ha sempre lavorato sull’idea di realizzare un collegamento autostradale riorientandolo di volta in volta secondo le richieste del mondo politico. Così se all’inizio si proponeva di realizzare l’interconnessione Pedemontana-Brebemi, poi ha puntato sul collegamento veloce tra Bergamo e Treviglio. Nel 2012 la società aveva presentato l’ennesimo progetto, sintesi dei due indirizzi, ottenendo il via libera dalla Regione. Poi però tutto si era arenato sui costi, lievitati a 250 milioni.
Dallo scorso settembre, invece, si punta su una superstrada più agile e snella e soprattutto meno cara. Il costo preventivato è di circa 180 milioni. Il tracciato prevede ancora il punto d’arrivo nel casello Brebemi di Treviglio, mentre a nord l’infrastruttura arriverà fino al casello dell’A4 di Dalmine. Le corsie sono scese da tre a due, ed stato cancellato l’autogrill previsto a Pontirolo. È stato messo in standby anche il collegamento che da Osio Sotto doveva arrivare al casello della Pedemontana. La superstrada, sul modello delle tangenziali milanesi, è prevista con un pedaggio, ma solo per chi la percorrerà interamente (1,8 euro circa). Non spenderà nulla chi ne percorrerà solo un tratto intermedio. La formula per realizzarlo è ancora quella del project financing ovvero il ricorso a capitali privati in cambio della gestione, sul modello di Brebemi. Se l’arrivo della Vitali è un segnale positivo, rimane aperto il problema del finanziamento e della ricerca di un partner bancario, soprattutto dopo che Banca Intesa, nel suo nuovo piano strategico, non punta più sulle infrastrutture.