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10 aprile 2016Logistica e intermodalità
Logistica, patto governo-Nord Ovest
Maxi-patto tra il governo e le regioni Piemonte, Liguria e Lombardia per trasformare il Nord-Ovest nell’area centrale in Europa per la logistica, in competizione diretta con la macroregioni del Nord, in particolare le aree di Anversa, Rotterdam e Amburgo, che da sole gestiscono un quinto di tutte le merci che arrivano in Europa via mare.
Il patto riserva un ruolo fondamentale per Genova e per la Liguria, sbocco al mare anche per Lombardia e Piemonte, perché si possano intercettare le merci in transito e le si possano trasportare per ferrovia oltre le Alpi, in modo da conciliare sviluppo e ambiente.
Il documento, che prevede l’aggancio dei porti liguri di Genova, Savona e La Spezia ai grandi corridoi ferroviari che solcano l’Europa da nord a sud e da est a ovest (Genova-Rotterdam, Torino-Lione, corridoio Scandinavo-Mediterraneo), è stato siglato, ieri, a Novara a chiusura degli stati generali della logistica del Nord-Ovest dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e dai tre governatori di Piemonte, Liguria e Lombardia: rispettivamente Sergio Chiamparino, Giovanni Toti e Roberto Maroni. «È indispensabile investire nella logistica, cioè nei servizi e nelle infrastrutture per la distribuzione delle merci, per contare di più in Europa» dicono i tre presidenti di Regione.
Un metodo di lavoro che è stato pubblicamente elogiato dal ministro Delrio e citato come esempio da replicare al più presto in altre aree del Paese, a partire dal Nord-Est. «Il governo — dice Delrio — apprezza il coraggio di questi tre governatori di lavorare su un’idea di sviluppo che produrrà benefici non solo al Nord-Ovest ma all’intero Paese. È un percorso virtuoso che proporrò subito all’area del Nord-Est. E lo abbiamo indicato come modello da seguire anche per le regioni del Mezzogiorno».
Lo sviluppo del trasporto ferroviario e il trasferimento crescente di quote del traffico merci dalla strada alla ferrovia è una delle priorità di questo governo, assicura Delrio, assieme all’investimento nei grandi corridoi multimodali. «Non dobbiamo avere incertezze — afferma il ministro — nel realizzare i corridoi europei: sono una risorsa, non un problema. Dobbiamo investire nelle infrastrutture per il trasporto ma con grande attenzione ai territori, coinvolgendo le comunità locali interessate. Attenzione, dialogo, trasparenza — continua — devono diventare il modo con cui l’Italia fa un grande salto di qualità termini di logistica, le cui inefficienze costano tra i 40 e i 50 miliardi l’anno alle nostre imprese. L’importante è portare con noi tutti i soggetti interessati perché solo lavorando insieme riusciremo a correre, superando le logiche di campanile».
Per agevolare il trasporto merci su ferro Rete ferroviaria italiana (Rfi, gruppo Fs) sta già lavorando per consentire ai treni merci di circolare sui binari dell’Alta velocità: una novità assoluta per l’Italia, che porterebbe il Paese all’avanguardia in Europa. «Dovremmo essere pronti per il 2018», fa sapere Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi.
Fonte: Il Sole 24 ore