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4 gennaio 2017Generale
Il mercato delle auto in Italia chiude bene il 2016
Crescita a doppia cifra per il mercato delle auto in Italia nel 2016. Il dato è stato certificato dal Ministero dei Trasporti e indica per tutti i dodici mesi appena passati un aumento delle compravendite pari al 15,8% rispetto al 2015: sono così state immatricolate nel 2016 1.824.968 vetture. Solo nel mese di dicembre, invece, le vendite sono arrivate a 24.438 vetture, il 13,06% in più dello stesso mese del 2015.
Si tratta evidentemente di numeri più che positivi che, tuttavia, devono essere letti con attenzione. Anche tenendo conto delle previsioni per quest’anno, generalmente positive ma non esenti da molte cautele. A fare il punto, con posizioni diverse, sono stati pressoché tutti gli attori della filiera dell’auto.
I costruttori di Anfia
Secondo Gianmarco Giorda, Direttore dell'Anfia, “per dicembre i volumi di immatricolazioni non erano così alti dal 2010, quando superarono 131.000 unità”. Giorda poi aggiunge: “Se il 2014 viene ricordato come anno della svolta, essendo il primo in crescita dopo 6 consecutivi in flessione, e il 2015 è considerato un primo importante passo avanti verso la ripresa, il 2016 ha proseguito in maniera significativa in questa direzione, facendo avvicinare l'Italia, quarto mercato dell'Ue dopo Germania, Regno Unito e Francia, a volumi di immatricolazioni adeguati alle potenzialità di sviluppo del Paese, un target tra 1,8 e 1,9 milioni di immatricolazioni annuali”. Alla base di quanto è accaduto, sempre secondo Anfia, sarebbe stato il superammortamento dei beni d'impresa, che includeva anche gli autoveicoli, confermato nella Legge di Bilancio 2017.
Buone anche le previsioni per quest’anno che per Anfia indicano “una moderata crescita tra il 3% e il 5% in più rispetto al 2016” a causa delle buone prospettive di crescita economica. Ma Anfia avverte: “Resta comunque valido a sostegno della fiducia in un 2017 di ulteriore crescita, l'appello a introdurre misure per il contenimento della gravosa fiscalità di settore e per favorire l'ammodernamento del parco circolante”.
I costruttori esteri di Unrae
“Anche quest'anno il settore automotive ha portato un contributo determinante ai consumi interni, più forte che in altri settori, e al recupero, seppur ancora lento, dell'economia nazionale", dice invece Massimo Nordio, Presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. Nordio focalizza l’attenzione sul fronte del fisco e spiega: “Nell'intero 2016 - spiega – il fatturato generato dal settore è stato di 36,9 miliardi di euro, con un incasso di IVA per lo Stato di 6,6 miliardi di euro”. Anche Unrae vede quindi il 2017 in maniera positiva ma avverte: “Restano da affrontare nel nuovo anno la mancanza di un piano strutturato e coordinato per migliorare la qualità dell'aria, soprattutto nelle grandi città, e il lento procedere del rinnovamento del parco anziano, rendendo indifferibile la realizzazione di quella cabina di regia della mobilità”. Da qui l’appello di Nordio: “E’ urgente adottare in modo coordinato provvedimenti virtuosi e misure che consentano una consistente e rapida immissione sul mercato di veicoli più ecologici e più sicuri, in modo da poter più facilmente rispettare gli obiettivi fissati dalle normative europee in materia di qualità dell'aria e sicurezza della circolazione”.
I concessionari
Più cauto il sistema delle concessionarie di vendita. “Si è chiuso un anno eccezionale a due velocità: il +19,1% del primo semestre e il +12% del secondo. La quota a privati è rimasta stabile mentre sono esplosi i numeri dell'immatricolato ad aziende e noleggi”, dice Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia. Per Federauto tuttavia, nel 2017 si potrebbe arrivare a circa 1.900.000 immatricolazioni (+4%), “ma non ci stupiremmo – dice il presidente -, se si verificasse una contrazione”.
Le previsioni del Centro Studi Promotor
Secondo il Centro Studi Promotor, “con ogni probabilità il mercato continuerà a crescere anche nel 2017 e nel 2018”. Secondo Promotor il livello del mercato è ancora inferiore del 26,8% rispetto al massimo ante-crisi registrato nel 2007 (2.493.106, +16,1%), ma il divario dovrebbe essere colmato nel 2018, mentre nel 2017 le immatricolazioni dovrebbero attestarsi a quota 2.031.000 unità. Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea poi che l'incidenza sul totale delle immatricolazioni di vetture diesel o a benzina è aumentata, mentre si è ridotta quella delle alimentazioni ecologiche, gpl, metano ed elettrico puro, con un contenuto incremento soltanto per le ibride. Un altro aspetto interessante - aggiunge Quagliano - è il minore peso delle immatricolazioni di vetture piccole e utilitarie, mentre è aumentato quello delle vetture dei segmenti delle medie, medie-superiori e superiori. Anche questo "è un segno del progressivo ritorno del mercato italiano alla normalità”.
Andrea Zaghi
Fonte: Le strade dell'informazione