La ripresa, valutata in tonnellate per chilometri, è lieve ma è comunque importante perché segna per la prima volta un'inversione di tendenza rispetto al calo degli anni precedenti. Si conferma invece la crescita delle sole compagnie merci private, che nel 2016 aumentano il traffico di ben il 25% e raggiungono la quota del 45% di quello complessivo nazionale, valore che sale al 62% se si considera il traffico generato dal solo trasporto internazionale in arrivo, partenza e transito.

Presentando questi dati, il presidente di Fercargo, Giancarlo Laguzzi, ha espresso soddisfazione per le politiche attuate nell'ultimo anno a favore del trasporto ferroviario, aggiungendo che però restano ancora alcuni ostacoli che impediscono un pieno rilancio del cargo ferroviario nazionale e che lo tengono lontano dai valori di altri Paesi europei. A tale proposito, Fercargo avanza delle richieste al Governo per quanto riguarda l'utilizzo del personale e le operazioni.

Nel primo caso, l'associazione afferma che in Italia c'è carenza di conduttori e quindi bisogna attuare forme di sostegno per la loro formazione e creare agenzie per il lavoro interinale di questo personale, come avviene in altri Paesi europei. L'associazione chiede anche l'adozione dell'agente solo, che consentirebbe una riduzione dei costi dell'otto percento. Per quanto riguarda la rete, Fercargo chiede l'utilizzo nel più breve tempo possibile del peso rimorchiato di 2000 tonnellate. Per farlo, bisogna utilizzare gli investimenti già programmati dal ministero dei Trasporti dal 2015.