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13 luglio 2014Trasporto stradale
Pista ciclabile 'off limits'
«Qualcuno spieghi perché»
La pista ciclabile sul cavalcavia di viale Sicilia è ancora chiusa e inutilizzabile. Fioccano le proteste: «Diteci perché». Ma Legambiente denuncia: «Passerella pericolosa».
Fondi europei
L’opera è stata realizzata nell’ambito dell’intervento complessivo per la sistemazione dell’accesso alla zona industriale da via Piombina. I tre lotti del progetto, cofinanziato da Regione Lombardia con fondi europei, prevedevano la creazione di una “bretellina” stradale che dal cavalcavia tra viale Sicilia e via Monte Grappa, sopra la ferrovia delle Nord, conducesse direttamente su via Piombina (per eliminare la pericolosa curva a gomito), la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra viale Sicilia e via Marco Polo, dall’altro lato rispetto ai binari ferroviari, e infine appunto una nuova passerella ciclopedonale a sbalzo rispetto al cavalcavia per consentire il transito in sicurezza a pedoni e ciclisti.
Tutto realizzato e già inaugurato, ormai da tempo. Eccezion fatta per la passerella ciclabile, che pur essendo stata ultimata da più di un anno, è tuttora chiusa alla circolazione. O meglio, è stata chiusa dopo che era rimasta aperta per alcuni giorni, in occasione del passaggio della tappa del Giro d’Italia da Busto Arsizio, lo scorso 25 maggio, il giorno delle elezioni. La carovana rosa infatti quel giorno, in arrivo da Vanzaghello e diretta a Castellanza per la tappa Valdengo-Plan di Montecampione, era transitata proprio dal cavalcavia di viale Sicilia.
Il Comune tace
«Non si capisce perché invece ora l’accesso sia impedito - denunciano alcuni cittadini che si sono rivolti alla sede di viale Cadorna del movimento La Voce della Città di Audio Porfidio - se hanno speso dei soldi per realizzare quell’opera, non potranno certo aprirla alle biciclette solo quando passa il Giro d’Italia». Si parla di 430mila euro, questo il costo dell’opera. Ma dal Comune, non arriva nessuna risposta. Resta poi la polemica sulle modalità con cui la passerella è stata realizzata: inizia su un lato del cavalcavia, finisce sull’altro, con in mezzo un attraversamento ciclopedonale in cima al cavalcavia.
Per il presidente del circolo di Legambiente Andrea Barcucci, è «la quarta passerella, la zincata». Accomunata così alle già da tempo controverse ciclabili sopraelevate dei Cinque Ponti (sono tre, identificate in base ai colori, rosso, giallo e verde). «Ma questa è la peggiore di tutte - fa notare Barcucci - perché per pedalare sicuri si pretenderebbe che i ciclisti attraversino un cavalcavia sulla sua sommità. Assurdo».
Fonte: www.laprovinciadivarese.it