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13 marzo 2018Trasporto aereo

La situazione degli aeroporti lombardi

I recenti trend degli aeroporti milanesi non smetteranno di sorprendere anche nel 2018

di Oliviero Baccelli

Il sistema aeroportuale milanese, composto dagli scali di Linate, Malpensa e Bergamo Orio al Serio, ha chiuso il 2017 con risultati particolarmente significativi, segnando un + 9,4% complessivo per quanto riguarda il numero dei passeggeri, ben superiore al 6,4% su scala nazionale.

Gli scali di Malpensa e Bergamo, i veri protagonisti dello sviluppo, hanno evidenziato rispettivamente un +14,2%, pari a 2,75 milioni di passeggeri aggiuntivi e un + 10,5%, con 1,12 milioni di pax in più.

Lo scalo di Linate, che ha un limite al numero di movimentazioni orarie fissato dal 1998, ha registrato traffici pressoché invariati, con un –1,4% e 141.000 passeggeri in meno.

Il dato di Linate è influenzato dalla continua erosione di passeggeri da parte dei servizi ferroviari ad alta velocità sulle rotte per Roma e Napoli e dalla rafforzata competizione dei vettori basati a Malpensa sulle rotte verso la Sicilia.

In un solo anno, il sistema ha guadagnato 3,8 milioni di passeggeri, pari al 35% della crescita dell’insieme degli scali nazionali, evidenziando così un ruolo di volano di sviluppo del Sistema Paese, al contrario del sistema aeroportuale romano, che ha perso circa lo 0,1% dei traffici pari a 283.000 passeggeri, dovuto principalmente alla crisi di Alitalia.

In termini complessivi, i due aeroporti di Roma, Fiumicino e Ciampino, gestiscono ancora nel 2017 un traffico superiore al sistema milanese, rispettivamente 46,86 versus 44,05 milioni di pax, ma se si escludono i passeggeri in transito per lo scalo di Fiumicino legati all’operatività di Alitalia in logica hub&spokes, pari a circa 5 milioni, l’area milanese nel 2017 supera per la prima volta quella romana per passeggeri originanti o destinati.

Il trend dell’area di Milano è particolarmente significativo perché rimarca un sostanziale più che raddoppio della crescita rispetto all’anno precedente quando lo sviluppo complessivo era stato di 1,5 milioni di passeggeri (+3,9%).

L’analisi del mix dei fattori che ha portato a questo risultato evidenzia una serie di elementi legati allo sviluppo tecnologico, all’evoluzione del quadro regolatorio su scala extra-UE e alle scelte strategiche di più operatori, confermando così la robustezza del trend che prevedibilmente sarà confermato anche nel 2018.

La tecnologia degli aeromobili

I recenti trend tecnologici hanno permesso lo sviluppo di aeromobili sempre più efficienti dal punto di vista dei consumi e con un costo medio per posto offerto in continuo calo.

In particolare i Boeing 737 Next Generation utilizzato da vettori quali Norwegian, Aeroflot, S7 Airlines e Ryanair per una quota rilevante dei propri voli da Bergamo e da Malpensa, e i Boeing 787 o gli Airbus 350 XWB per il lungo raggio hanno permesso di attivare nuove rotte in precedenza considerate economicamente non sostenibili grazie al break even factor inferiore rispetto alla media degli aeromobili utilizzati sulle rotte di lungo raggio.

Questi trend saranno rafforzati nei prossimi anni anche dal graduale sviluppo del A321LR, un aeromobile bimotore con circa 240 posti e 7.400 km che permetterà di raggiungere destinazioni di lungo raggio con livelli di efficienza operativa ancora superiori, le cui prime consegne sono attese nel secondo semestre del 2018.

L’evoluzione del quadro regolatorio, reso possibile dalle continue rinegoziazioni degli accordi bilaterali con Stati extra-UE quali, ad esempio, la Russia, l’Ucraina, la Turchia, Israele e la Giordania, ha permesso sia l’attivazione di nuove rotte sia l’incremento delle frequenze, a beneficio di vettori europei e dei vettori dei Paesi extra-UE coinvolti. Questi sviluppi caratterizzano esclusivamente gli scali di Bergamo e Malpensa in quanto Linate non può accogliere voli extra-UE sulla base delle Leggi nazionali approvate nel periodo 1997-1998.

Il vero fattore differenziale per gli scali milanesi nel 2017 è stato la scelta delle due principali low cost europee, Ryanair ed easyJet, di continuare a investire per lo sviluppo dell’offerta.

In particolare, Ryanair ha rafforzato la propria base a Malpensa inaugurata nel 2015, senza trascurare la propria seconda base in Sud Europa, quella di Bergamo; pertanto è riuscita a portare circa 1,5 milioni di pax aggiuntivi nello scalo della provincia di Varese e circa 1 milione in quello bergamasco dove movimenta circa l’83% dei 12,36 milioni di passeggeri.

EasyJet, che ha la principale base in Europa Continentale proprio a Malpensa dove movimenta poco meno di 8 milioni di passeggeri all’anno, non è stata da meno puntando sia sull’aumento di capacità dei propri aeromobili, sostituendo gradualmente gli A319 da 150 posti con A320 da 186 posti, sia aumentando rotte e frequenze.

Il 2017 è stato anche l’anno in cui i passeggeri di easyJet, che opera in esclusiva sul Terminal 2 di Malpensa, hanno potuto beneficiare del completamento dell’interconnessione ferroviaria diretta con il centro di Milano resa possibile dalla realizzazione di 3,6 km di nuova tratta dal Terminal 1 e dalla nuova stazione al Terminal 2 inaugurati nel Dicembre 2016. Un progetto similare è previsto nei prossimi anni per lo scalo di Bergamo, in modo da efficientare un sistema di connessioni verso le zone centrali di Milano che attualmente si basa su oltre 130 servizi di bus al giorno.

Questi due vettori hanno programmi di sviluppo per i prossimi anni particolarmente rilevanti, detenendo insieme una quota pari a circa il 75% del totale degli ordini commissionati da vettori europei di aeromobili di breve e medio raggio. Inoltre, nel caso di easyJet, l’acquisizione avvenuta alla fine del 2017 di una parte della flotta e degli equipaggi della compagnia Air Berlin permetterà di sviluppare in modo particolare le rotte fra l’Italia e la Germania.

Questi trend recenti prevedibilmente saranno replicati anche nel 2018 alla luce degli annunci di altri vettori, quali la nuova iniziativa promossa da Meridiana insieme a Qatar Airways su Malpensa, che prevede uno sviluppo di voli sia sul breve e medio raggio sia verso destinazioni extra UE negli Stati Uniti.

Inoltre, nel 2018 entreranno a regime i sistemi di prenotazione di easyJet e di Ryanair che permettono sugli scali milanesi di acquistare combinazioni di voli che prevedono la garanzia della gestione ottimale del transito, generando così nuove opportunità per i passeggeri e maggior capillarità dei propri servizi, oltreché potenziali effetti di sviluppo incrementale per gli aeroporti di Malpensa e Bergamo.

Anche nel settore cargo, dove i tre aeroporti detengono una quota di mercato del 63% rispetto al totale degli scali italiani, si sono registrate performance interessanti nel 2017. Questo è avvenuto grazie soprattutto ai voli cargo di Malpensa, dove si sono raggiunte le 590.000 t e di Bergamo con 126.000 t. In entrambi i casi i trend, pari rispettivamente al 7,5% e al 6,9%, sono stati inferiori alla media nazionale del 9,2% trainata dal forte sviluppo di Roma Fiumicino (+15,5%).

Conclusioni

In sintesi, l’ultimo anno ha visto uno sviluppo dei traffici passeggeri negli scali di Malpensa e Bergamo ben superiore alla media nazionale e rispetto a quanto indicato nei piani di sviluppo: tutto lascia prevedere che questo trend si rafforzerà nel 2018.

La conseguenza di questo successo è la necessità di dover perseguire con maggior velocità i piani di investimento indicati nei rispettivi Masterplan, il cui iter di approvazione è stato caratterizzato da lunghi confronti con gli Enti competenti ed entrambi ancora in attesa del completamento della Valutazione Ambientale Strategica.

La gratificazione degli ottimi risultati, imputabili a una rete di protagonisti ampia, deve anche portare ad una responsabilizzazione affinché simili trend siano replicabili nei prossimi anni senza evidenziare colli di bottiglia all’interno degli scali e nei sistemi di accesso.

Fonte: www.stradeeautostrade.it